Aversa (Caserta) – In un periodo difficile caratterizzato dalla pandemia Covid e anche dalle incertezze amministrative, la grande assente e la più penalizzata, da troppi mesi, ad Aversa, è la Cultura. E così ben vengano eventi come quelli di sabato sera, realizzati da privati cittadini nel rispetto delle normative anti contagio, tenutosi nella chiesa della SS.Trinità, e andato in onda sul gruppo social Gli Aversani. – continua sotto –
Introdotto dalla giornalista Ida Iorio, promotore della iniziativa, Giuseppe Lettieri, direttore del periodico cittadino Nerosubianco, animatore culturale, ideatore di Aversa Città d’Arte e già direttore artistico di alcune edizioni dello Jommelli Cimarosa Festival, ha condotto in una breve ma particolare visita guidata i tanti spettatori collegati via social. “Ringrazio l’amica e collega Ida Iorio che ha voluto proporre in un momento così buio per la Cultura aversana – ha detto Lettieri – una serata davvero magica. Mi sono soffermato sulla chiesa che tra l’altro incardina l’antica parrocchia normanna di Sant’Audeno, perché essa non solo rappresenta un gioiello artistico con il suo splendido cassettonato ligneo, la meravigliosa cupola e alcuni dipinti, tra cui l’ultimo quadro del Cavaliere Massimo Stanzione, tra i maggiori protagonisti della pittura europea del Seicento, e anche le Nozze di Cana, dipinto che andrebbe restaurato, poiché fortemente danneggiato dal tempo e dell’umidità, che richiama molto i modi di dipingere di un altro grandissimo protagonista della storia della arte di tutti i tempi, Mattia Preti, ma anche per raccontare agli spettatori virtuali che la chiesa presenta una unicità al mondo. Essa custodisce gli atti di battesimo di due tra i massimi protagonisti del Settecento musicale, Cimarosa e Jommelli, e questo la rende davvero una chiesa unica al mondo!”. – continua sotto –
E a proposito di musica, dopo i saluti e gli auguri da parte del parroco don Michele Salato, sempre sensibile alle iniziative culturali per la città, c’è stato un momento musicale molto toccante, con i due giovani tenori ma già noti al pubblico locale e non solo, Giuseppe Di Lorenzo e Raffaele Liotto, che hanno intonato, accompagnati all’organo da Cecilia Orabona, “Panis Angelicus”, il bellissimo canto, scritto da San Tommaso d’Aquino e musicato da Cèsar Frank, sotto l’occhio vigile del loro vocal coach, il baritono Andrea Carnevale, altra eccellenza aversana. Poi è toccato ad un’altra giovanissima, figlia e nipote d’arte, la violoncellista Maria Sofia Di Lella, che a soli tredici anni, non finisce mai di stupire, intonando le note di brani celebri della tradizione natalizia e religiosa. – continua sotto –
Un momento magico è stato poi lo spazio dedicato alla poesia, con l’attrice Luisa Tirozzi, che nel pieno spirito di un Natale così difficile a causa delle restrizioni e della pandemia, ha recitato “Natale”, omaggio ad uno dei più grandi poeti del Novecento: Giuseppe Ungaretti. Non poteva mancare poi un classico del repertorio natalizio “Astro del Ciel” intonato dal soprano Pina Mottola, altro talento del territorio, accompagnata all’organo da Cecilia Orabona, anch’essa membro di una famiglia, gli Orabona appunto, che hanno dato tanto alla musica aversana, a cominciare dal padre il compianto e indimenticato maestro Nicola Orabona. Infine ha concluso la magica serata il flautista Fabio Di Lella, da anni messaggero della tradizione musicale aversana nel mondo, che su basi della Disney, ha eseguito dei brani natalizi. – continua sotto –
“Un evento molto bello – ha detto Ida Iorio del gruppo social Gli Aversani – e non nascondo che mi sono emozionata più volte. Sicuramente da ripetere, perché iniziative del genere fanno conoscere e valorizzano non solo il patrimonio artistico e culturale della nostra città, ma anche i suoi valenti artisti. Basti pensare che sia nella diretta che dopo poche ore, l’evento era stato seguito da circa tremila persone e centinaia sono stati i commenti positivi. Un successo. Grazie a tutti e auguri!”. IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA