Aversa, Buon Compleanno Cimarosa! Lettieri: “Speriamo che nel 2021 qualcuno se ne ricordi”

di Redazione

Aversa (Caserta) – di Giuseppe Lettieri* – Il 17 dicembre del 1749, nasceva, in vico II Trinità ad Aversa, Domenico Cimarosa. Nacque nel basso del palazzo recentemente restaurato dalla passata amministrazione comunale targata Enrico De Cristofaro e valorizzato dall’allora assessore alla Cultura di quel periodo Alfonso Oliva, da Gennaro Cimmarosa e Anna di Francesca. Certo, in quel freddo dicembre nessuno avrebbe immaginato che in quel basso, a pochi metri dalla chiesa della SS.Trinità e anche dalla chiesa di Sant’Audeno, oggi non più esistente, era nato un genio della musica che grazie alla sua Arte sarebbe stato destinato a rimanere immortale. – continua sotto – 

Cimarosa rimase in quella casa poco meno di una decina di anni, prima che il padre trovasse lavoro presso la Real Fabbrica di Capodimonte, per costruire la Reggia, che oggi ospita uno dei musei più importanti al mondo. Lì troverà la morte il povero Gennaro, ma inizierà con l’ingresso in conservatorio, la carriera di don Mimì! Imperatori, prima tra tutti lo zar Caterina di tutte le Russie, e Leopoldo d’Austria, vollero accaparrarsi il suo talento. Musica sacra come il Magnificat o il celebre Requiem, musica strumentale, come la sinfonia concertante per due flauti e orchestra o il suonatissimo concerto per Oboe e Orchestra, ma soprattutto l’Opera lirica, quella drammatica, e quella buffa, che era il vero segno distintivo nel Settecento della musica napoletana. – continua sotto – 

Nell’opera buffa Cimarosa eccelse portando al culmine del successo questo tipo di messa in scena. Dei tantissimi musicisti nati in Italia nel XVIII secolo, Cimarosa resta l’unico a non esser mai uscito dai cartelloni teatrali nei secoli avvenire, e ancora oggi è una presenza fissa nella programmazione di molti teatri al mondo. Unico musicista nella storia della musica la cui opera, nello specifico “Il Matrimonio Segreto”, sia stata bissata per intero, per volere dell’imperatore d’Austria, la sera della sua prima rappresentazione avvenuta a Vienna. La popolarità di Cimarosa poco nota ai suoi stessi concittadini è testimoniata dal fatto che ci sono almeno diecimila strade dedicate al compositore, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Cimarosa ad esempio è uno dei 24 italiani a cui è dedicata una strada di Parigi. E a dire il vero il suo busto campeggia anche sull’Operà, il più celebre teatro della capitale francese. Ma strade dedicate a Cimarosa ci sono negli Usa e anche in oriente. Potrei continuare a lungo, ma più che celebrare il celebre compositore, che è il cittadino più illustre e riconosciuto, nato nella città normanna, provo tanta rabbia al fatto che da due anni non si fa niente per ricordarlo nella sua città natale. – continua sotto – 

Due anni fa fui promotore con l’allora assessore Oliva, del Cimarosa Open House, che iniziò proprio il diciassette dicembre, nella casa natale appena ristrutturata. Una settimana ricca di eventi, con ben 21 appuntamenti, tra concerti, mostre, e convegni, sul cigno di Aversa. Oggi, ma almeno adesso rispetto allo scorso anno, hanno la scusa del Covid, tutto tace. Eppure, Cimarosa potrebbe esser volano di economia e cultura per la nostra Aversa, che però verso i suoi figli illustri resta “Avversa”, privilegiando sempre la mediocrità dei soliti noti, e le beghe di palazzo. Speriamo che l’anno prossimo, in occasione del suo 272esimo compleanno, la città se ne ricordi. Chi non promuove la memoria storica del territorio genera città invivibili e inguardabili. Buon compleanno Domenico Cimarosa. *già direttore artistico delle ultime due edizioni dello ‘Jommelli Cimarosa Festival’ e animatore di Casa Cimarosa, quando era apertaIN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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