Aversa (Caserta) – Non è ancora chiaro il movente del gesto sconsiderato che avrebbe spinto un 36enne aversano, già noto agli inquirenti, intorno alle 12 di martedì 26 gennaio ad appiccare il fuoco ad un’autovettura in sosta in una stradina situata nelle strette adiacenze del tribunale di Napoli Nord, ad Aversa. Ciò che è certo, però, è che la vicenda avrebbe potuto evolversi in ben più tragici epiloghi visto e considerato che le fiamme hanno lambito delle tubature del gas di una palazzina contigua e coinvolto un’altra vettura in sosta, tragedia sfiorata grazie al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco di Marcianise. – continua sotto –
Sono bastate poche ore ai carabinieri della sezione operativa della locale compagnia per identificare e rintracciare l’uomo inchiodato dalle videocamere di sorveglianza installate presso la casa della vittima mentre cospargeva il mezzo di liquido infiammabile, innescando poi l’incendio tramite un accendino. Visionate le sequenze delle immagini, l’indiziato non è sfuggito all’occhio lungo dei militari che lo hanno riconosciuto senza il minimo indugio, nonostante fosse parzialmente travisato da un cappuccio. L’immediata perquisizione svolta presso l’abitazione del 36enne ha consentito di rinvenire lo stesso abbigliamento emerso nei video acquisiti, indumenti che venivano provvidamente lavati con il chiaro intento di eliminare le tracce di benzina e di occultare le prove. – continua sotto –
Raccolto il grave quadro indiziario sono scattate le manette a carico dell’uomo, i carabinieri lo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto trasferendolo, su indicazione del pubblico ministero di turno della Procura di Napoli Nord, nel carcere di Santa Maria Capua Vetere dove sarà interrogato dal giudice per le indagini preliminari, dovendo rispondere delle accuse di incendio e atti persecutori danneggiamento seguito da incendio. Oggi il gip ha convalidato il fermo per incendio e minaccia, applicando al 36enne la custodia cautelare in carcere.