Dj accoltellato, il padre ai domiciliari. Migliorano condizioni di Joseph Capriati

di Redazione

Sottoposto agli arresti domiciliari in una località dell’Abruzzo Pietro Capriati, il 61enne, ex agente di Polizia Penitenziaria, che nella notte tra venerdì e sabato ha accoltellato nell’abitazione di famiglia, nella frazione Falciano di Caserta, il figlio di 33 anni, Giuseppe, in arte “Joseph” Capriati, deejay di musica techno e house di livello internazionale, tuttora ricoverato all’ospedale del capoluogo in condizioni gravi ma in miglioramento. – continua sotto – 

E’ stato il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Orazio Rossi, a disporre la misura meno afflittiva dei domiciliari per il 61enne, incensurato. L’accusa nei suoi confronti è quella di tentato omicidio. Pietro Capriati ha trascorso il weekend nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. Come ha riferito il suo legale, l’avvocato Giuseppe Foglia, ha risposto alle domande degli inquirenti e più volte ha voluto sincerarsi sulle condizioni del figlio. – continua sotto – 

Il dj e produttore discografico, che vive in Spagna, a Barcellona, era tornato a Caserta dopo che la pandemia Covid aveva fermato completamente gli spettacoli. Secondo quanto finora ricostruito, venerdì sera avrebbe avuto un litigio con la madre. La discussione (gli inquirenti hanno finora parlato di “futili motivi”) sarebbe degenerata, coinvolgendo anche il padre e il fratello. Proprio il padre lo avrebbe colpito con una coltellata al torace, danneggiandogli un polmone. Trasportato all’ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano”, il dj è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, una pleurostomia con conseguente drenaggio. La prognosi resta riservata ma le condizioni dell’artista sono migliorate, quindi non sarebbe in pericolo di vita.

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