“Scusa si te vanto”, racconti su Roccamonfina nel libro di Gianni Cianci e Danilo Forgetta

di Redazione

Il libro “Scusa si te vanto” di Gianni Cianci e Danilo Forgetta (Graus Edizioni, 2020) è un susseguirsi di racconti brevi legati a Roccamonfina, piccolo comune della provincia di Caserta, patria di eroi contadini, alle passioni e al sorriso, a volte amaro, dei tanti personaggi citati. La filosofia che sostiene alcuni dei protagonisti è per certi aspetti misteriosa e affascinante così come lo sono le disparate vicende che gli autori hanno cercato di tessere in una trama colorita. – continua sotto – 

Un viaggio in quella bella Rocca, divertente, a tratti di dubbia moralità, ma comunque verace. «A Roccamonfina, come in ogni piccolo paese dove si ha molto tempo da perdere, le ispirazioni sono tantissime ed anche un semplice passante è da stimolo per costruire nuove storie». Si tratta di racconti brevi che prendono spunto da avvenimenti realmente accaduti, da personaggi realmente esistiti che hanno caratterizzato la vita di questo piccolo comune. I due autori hanno trasposto in scrittura le avventure che solevano essere raccontate e in questo modo sono riusciti ad assicurare una vita a quelle storie, rendendo immortali i soggetti rappresentati. – continua sotto – 

«A Rocca persistono personaggi dalla battuta sempre pronta e dai modi di fare singolari, in grado di rendere unica qualsiasi situazione. Portatori sani di abilità pittoresche che si estendono dalla bestemmia a oltranza al parossismo comunicativo, trasformano a volte un episodio di ordinaria normalità in un’impresa leggendaria, che strappa sempre un sorriso», come può essere l’estremo saluto o il momento della raccolta delle castagne. In ogni pagina si racconta di un personaggio realmente esistito, che ha contribuito ad arricchire la tradizione di aneddoti e racconti popolari, che per un lettore che non è nato e cresciuto in quelle zone possono sembrare frutto dell’immaginazione, ma che, al contrario, sono reali. Si tratta di affreschi della vita quotidiana di Roccamonfina che i due autori hanno iniziato a raccontare un po’ per gioco, ma che possono ritenersi un lavoro di conservazione da non sottovalutare. – continua sotto – 

Gli autori – Gianni Cianci. Segnato da improbabili lustri, imprigionato in geometriche, grigie ed anonime stanze d’ufficio. Tale condizione di pareti imbiancate senza vita lo ha messo nella complessa posizione di esporsi in un pensiero riflessivo, atemporale e post-umano: la “Metafisica delle maestranze”. La gravità di questo status lo ha costretto a rifugiarsi, evadendo da se stesso, in quell’esperienza catartica che è l’esercizio del ricordo collettivo, una oratoria vernacolare sui massimi sistemi: la “Metafisica dei bevitori”. Danilo Forgetta. Riservato ed eternamente indeciso. Si emoziona osservando i panorami e sorride al contempo. Crede nell’amicizia tra uomo e donna. Prova tenerezza per le persone che mettono il sale sulle caldarroste.

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