Casaluce (Caserta) – «In questo momento ci sono più candidati a sindaco che elettori» afferma un addetto ai lavori, profondo conoscitore della politica di Casaluce, per sottolineare la grande quantità di possibili candidati in vista delle elezioni dei prossimi mesi. Ad aprire l’elenco il primo cittadino uscente Antonio Tatone, mandato a casa dopo un anno e mezzo dalla sua elezione. A lui si aggiungono: Francesco Luongo, già candidato nel 2014 contro Rany Pagano; Pasquale Bruno della Lega, già candidato anch’egli a sindaco; Antonio Cutillo (nella foto) in lizza per la poltrona di primo cittadino contro Tatone; Antonio Comella, compagno di lista di Cutillo. – continua sotto –
A questi dovrebbe aggiungersi un esponente del movimento nazionale “Demos Italia” che tra i fondatori ha Antonio Graziano. Il movimento, che vide il proprio atto di nascita nel 2019 ad Aversa, ha avviato una selezione per le prossime elezioni amministrative anche a Casaluce. Nello specifico, Demos ha invitato tutti i cittadini interessati a ricoprire la carica di sindaco e di consigliere a proporsi per una selezione. – continua sotto –
A tenere banco in questi giorni è Antonio Cutillo, che ha affermato: «Qualche tempo fa, mi rivolgevo già a tutti i concittadini per radunare, sotto un’unica bandiera, quanti si riconoscessero nei principi e nella battaglia che ‘Uniti’ aveva condotto. Ebbene, all’indomani di questa mia “chiamata alle armi” ho assistito ad una proliferazione di iniziative che poco hanno a che vedere con il mio intento aggregativo». Dopo aver stigmatizzato le modalità con le quali la precedente amministrazione ha gestito l’insediamento artigianale, Cutillo continua chiedendosi: «Perché mai dovrei lasciare spazio ad altri soggetti che, dormienti per anni anche nel ruolo di opposizione, si sono improvvisamente risvegliati per raccogliere i frutti seminati e curati da altri? Sono pronto e felice di ascoltare le proposte di tutti, purché esse siano figlie di una logica slegata dall’interesse personale. Non ho ambizioni da “primo uomo”, ma credo senza ipocrisia di poter radunare intorno a me vecchi e nuovi politici accomunati dalle buone idee e ripropormi ai concittadini che, liberamente, potranno bocciare o premiare il mio percorso, valutando i risultati». – continua sotto –
A determinare lo scioglimento anticipato la scelta di dieci consiglieri (Nicola Marino, Antonio Di Martino, Stefano Sembiante, Antonietta Esposito e Armando Marino, Antonio Cutillo, Antonio Comella, Arturo Spina, Pasquale Bruno e Giovanni D’Ambrosio) sui sedici presenti nel civico consesso che il 17 dicembre scorso si recarono presso uno studio notarile per presentare le proprie dimissioni irrevocabili, mandando a casa Tatone la cui amministrazione era stata eletto solo nel maggio del 2019.