Matteo Renzi annuncia la decisione di togliere dal governo i ministri Bellanova e Bonetti, spiegando: “Per dimettersi servono coraggio e senso di responsabilità, la crisi non è stata aperta da noi, è aperta da mesi”. Il leader di Italia Viva chiarisce che “non c’è alcuna pregiudiziale su Conte”. Il centrodestra chiede che il premier si presenti giovedì in Parlamento per chiedere la fiducia. In caso negativo “la via maestra sarà quella delle elezioni”. – continua sotto –
Giuseppe Conte ha accettato le dimissioni dall’esecutivo dei ministri Bellanova e Bonetti. Per il presidente del Consiglio, il partito di Renzi “si è assunto la grave responsabilità di aprire una crisi di governo” che sta procurando “un notevole danno al Paese nel pieno di una pandemia”. Conte ha poi informato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Sono sinceramente rammaricato, e credo di potere interpretare anche i vostri pensieri”, ha dichiarato Conte aprendo il Cdm. – continua sotto –
“Ho provato fino all’ultimo minuto utile a evitare questo scenario, e voi siete testimoni degli sforzi fatti in ogni sede, ad ogni livello di confronto”, ha proseguito il numero uno di Palazzo Chigi. “Ancora due giorni fa e oggi ho ribadito che avevo preparato un lista di priorità per un confronto da fare non appena approvato il Recovery, in serata le misure anti-Covid, la proroga dello stato di emergenza, giovedì lo scostamento di bilancio”. Conte ha poi affermato: “Non ci siamo mai sottratti a un tavolo di confronto, anche se oggettivamente diventa complicato un confronto quando il terreno è disseminato continuamente di mine difficilmente superabili”. – continua sotto –
Il Paese “sta guardando la drammatica situazione che stiamo vivendo, ho offerto la disponibilità a un tavolo di legislatura, eppure di fronte a questa disponibilità ci sono state comunque le dimissioni delle ministre”, ha aggiunto il presidente del Consiglio. – continua sotto –
“Un nuovo governo Conte? Non abbiamo veti su nessuno, né pregiudizi su alcuno. – ha affermato Matteo Renzi – Andare in Parlamento non è una concessione ma un elemento fondamentale. Se vorrà venire, ci troverà in Parlamento. A lui la scelta. Ma come non c’è alcun veto o pregiudizio da parte nostra, sia chiaro che sia per questa maggioranza che per una eventuale forma diversa non c’è un solo nome per Palazzo Chigi. Chi dice ‘o tizio o voto’ è irresponsabile”. – continua sotto –
“Lasciare un incarico di governo richiede lunghissime, dolorose e assai profonde considerazioni. Abbiamo deciso di rimettere il mandato in nome della dignità e della nobiltà della politica e della nostra libertà e responsabilità individuale”. Lo scrivono nella lettera di dimissioni, inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, le ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti e il sottosegretario Ivan Scalfarotto. “Il nostro obiettivo non è ottenere un incarico di governo in più, ma avere un’azione di governo più efficace per gli italiani. Se per uscire da questo immobilismo serve un atto di responsabilità, siamo i primi a compiere questo passo, augurandoci che possano così realizzarsi le condizioni per una nuova e diversa fase per il nostro Paese, guidata da un governo capace di rispondere prontamente ai bisogni dei nostri cittadini, famiglie e imprese”.