Aversa (Caserta) – Da lunedì 11 gennaio sono ripartite in presenza le attività didattiche della scuola dell’Infanzia e delle classi prime e seconde della scuola elementare. Al Secondo Circolo Didattico “Linguiti” di Aversa tutto è andato bene, bambini felici e genitori soddisfatti però a metà perché, ancora una volta, è nato il problema della mensa. Non che non vi sia la mensa scolastica ma semplicemente perché, per disposizione praticamente ad horas dell’amministrazione comunale, il servizio non poteva essere garantito con i pasti monoporzione.
La dirigente scolastica Emilia Tornincasa, non avendo a disposizione locali idonei “a prova di covid”, per poter effettuare il servizio mensa aveva chiesto, appunto, la fornitura di cibo monoporzione; richiesta che, per il momento, non ha ottenuto risposta dall’amministrazione. Così si è verificato nel primo giorno di scuola che alcuni studenti non abbiano pranzato, in particolare i piccoli allievi che sono obbligati ad avere una dieta differenziata, specifica per motivi di salute. Affinché il servizio mensa venisse effettuato in maniera corretta sarebbe stato necessario non imporre l’inizio dell’attività di mensa fin dal primo giorno ma dare quel lasso di tempo necessario ai genitori per informare i cibi da evitare per garantire la salute dei loro bambini. L’amministrazione non ha concesso questo lasso di tempo, di conseguenza la dirigente è stata obbligata a prendere l’iniziativa di convocare i genitori per chiarire la problematica così che non vi sia una reazione che potrebbe sfociare in una protesta che sarebbe soltanto foriera di un possibile aumento del numero dei contagi.
Nell’ottica di una gestione corretta di una scuola che deve essere realizzata in sicurezza, la dirigente Tornincasa ha ritenuto opportuno effettuare, nella giornata di lunedì, una serie di incontri con le famiglie per poter chiarire il problema ed adottare una linea di comportamento che desse soddisfazione e garanzia a tutti, nella speranza che l’amministrazione comunale intervenga rapidamente per risolvere questo problema e quello delle infiltrazioni d’acqua che hanno reso inagibile il primo piano dell’edificio: problema ancora presente nonostante le molteplici richieste di intervento urgente partite fin dal 24 ottobre scorso.