Aversa (Caserta) – Un melograno in memoria di Valerio Taglione nel giardino della Caritas Diocesana di Aversa. La cerimonia in ricordo del coordinatore del Comitato Don Diana e per anni responsabile di Libera nel casertano, anima di tutte le iniziative anticamorra tenutesi a Casal di Principe e nella provincia di Caserta avverrà mercoledì 27 gennaio, alle ore 16. – continua sotto –
«Valerio, purtroppo, – ricorda il consigliere comunale Mariano Scuotri – ci ha lasciato ad inizio maggio dell’anno scorso, ad appena 51 anni, a causa di un tumore, ma il suo ricordo è vivissimo e iniziative come queste ne sono la riprova». A promuoverla, il coordinamento informale di associazioni denominato «Mappa della Solidarietà», con in testa Libreria Il Dono e Caritas Diocesana di Aversa, oltre ovviamente ai gruppi Scout Agesci della città normanna dei quali Valerio ha fatto praticamente sempre parte, al Comitato Don Peppe Diana e al Presidio Libera di Aversa, insieme a tutte le altre associazioni che da prima di Natale hanno dato vita alla Mappa. La cerimonia vedrà la presenza del vescovo e dei sindaci di Aversa e Casal di Principe. Nel salone grande della Caritas seguiranno testimonianze sulla figura di Valerio. – continua sotto –
«Piantare un albero in memoria di Valerio Taglione – ha dichiarato il responsabile della Caritas Diocesana di Aversa, don Carmine Schiavone – significa non “mettere in cantina” i processi virtuosi avviati da Valerio e sottolineare la grande ricchezza di idee che lo stesso ha trasmesso in tanti anni. Caritas offre il terreno, Valerio gli ideali, l’intera Mappa della solidarietà la sinergia delle azioni». Il melograno verrà piantato in un’aiuola dove già è presente un’altra pianta, un altro ricordo quello di Jerry Masslo assassinato nel 1989 a Villa Literno. – continua sotto –
«Nell’enorme quantità di dati che abbiamo a portata di click nel mondo della rete – afferma Fortunato Allegro della Libreria Sociale Il Dono – in cui tutti sanno tutto di tutti, il rischio di dimenticare fatti e persone è reale. L’oblio sta segretamente conquistando una forza inaudita». Allegro ricorda che il 27 gennaio però il mondo ferma questa pericolosa deriva per ricordare l’Olocausto ed evidenzia che: «La libreria il dono ogni anno ha ricordato questo orrore. Spesso a questo rito laico ha partecipato Valerio, punto di riferimento di quanti nelle nostre terre lottano per una società più giusta». «Uno – ha continuato il professor Allegro – che ci ha insegnato che è giusto indignarsi, ma non basta. Era orgoglioso della sua passione civile che lo portava ad affermare spesso: Non siamo terra dei fuochi, non siamo terra di Gomorra, siamo la Terra di don Peppe Diana. Un vero amico, il cui sorriso non dava forza solo ai suoi compagni di lotta, ma anche a chi a lui si rivolgeva».