Badanti casertani scomparsi in Sicilia: trovati resti compatibili. Fermato un 50enne

di Redazione

Svolta macabra nelle indagini sulla scomparsa dei casertani Alessandro Sabatino, quarantenne di San Marcellino, e di Luigi Cerreto, ventenne di San Marco Evangelista, di cui non si hanno più notizie dal 12 maggio 2014 dopo un viaggio di lavoro in Sicilia. Giampiero Riccioli, 50 anni, il figlio dell’anziano che i due accudivano, è stato fermato dalla Squadra mobile di Siracusa con l’accusa di duplice omicidio e occultamento di cadavere. Nella villa in contrada Tivoli, a una decina di chilometri Siracusa, dove sarebbero scomparsi circa 7 anni anni fa Sabatino e Cerreto, la polizia ha trovato resti umani. – continua sotto – 

La Procura siracusana aveva ricostruito gli ultimi movimenti della giornata della scomparsa dei due e si concretizzò l’ipotesi che Alessandro e Luigi fossero stati uccisi e i loro corpi gettati in un pozzo. L’inchiesta è stata avocata a ottobre 2020 dalla Procura Generale di Catania, dopo la seconda opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dal legale dei familiari, che aveva quindi disposto nuove accertamenti eseguiti dalla squadra mobile e dalla polizia scientifica di Siracusa, compresa l’attività di scavo nella villa di Riccioli. – continua sotto – 

Dopo un tentativo di trovare lavoro in Svizzera, Alessandro e Luigi erano arrivati a Siracusa nell’aprile 2014, rispondendo proprio ad un annuncio di lavoro pubblicato da Riccioli, che cercava badanti per accudire il padre ottantenne nella villetta in contrada Tivoli. Poi, dopo un mese, scomparivano senza lasciar traccia. L’ultimo contatto con le famiglie risaliva all’11 maggio, quando entrambi avevano parlato al telefono con le rispettive mamme. Rivolgendosi anche alla trasmissione “Chi l’ha visto?” di Raitre, i familiari lanciarono un appello a chiunque potesse contribuire a dare informazioni utili al loro ritrovamento. A San Marcellino si tenne anche una fiaccolata di preghiera promossa dalla parrocchia (leggi qui). Nel corso delle indagini è emerso che le vittime “non risulta si siano mai allontanate da Siracusa” e che “risulta la sussistenza di ragioni di contrasto con Giampiero Riccioli durante il periodo di permanenza nell’abitazione di suo padre”. IN ALTO IL VIDEO

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