Tra le province di Caserta, Napoli e Potenza, i carabinieri della compagnia di Caserta, con il supporto degli altri comandi territorialmente competenti, del Nucleo Cinofili di Sarno (Salerno) e con il supporto del 7° Nucleo Elicotteri di Pontecagnano, a conclusione di un’articolata attività di indagine, coordinata dalla Procura Antimafia partenopea, denominata “5° Imperatore”, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 13 soggetti indagati, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. – continua sotto –
In carcere sono finiti: Rosario Palmieri, 43 anni; Massimo Gallo, 44; Ciro Gallo, 39; Ashraf Shoihry Mohamed Waheb, 37; Pietro Cioffi, 55; Umberto Zampella, 27; Enzo Palmieri, 48; Francesco Ascione, 30; Vittorio Forgione, 48; Antonio D’Agostino, 28; Agelart Kullau, 38. Ai domiciliari: Augusto Villano, 44; Giovanni Esposito, 39. – continua sotto –
L’attività investigativa, avviata nel novembre 2017 e focalizzata sulle dinamiche di spaccio di stupefacenti della città di Caserta, ha permesso in particolare di accertare l’operatività di una ramificata consorteria criminale dedita allo spaccio nonché di individuare i canali di approvvigionamento della droga trattata (cocaina, crack e hashish) a Caivano (Napoli) e Napoli. Le principali aree di smercio dello stupefacente sono state individuate all’interno dei rioni “Vanvitelli”, “Santa Rosalia” e “Michelangelo” del capoluogo casertano. Le indagini hanno permesso di ricostruire l’organigramma criminale costituito da un ramificato e aggressivo sodalizio dedito all’incessante compravendita di ingenti quantitativi di droga che veniva poi spacciata al dettaglio. – continua sotto –
Il gruppo si reggeva su una solida struttura gerarchizzata con a capo la figura di Rosario Palmieri, detto “Nerone”, principale promotore, organizzatore e finanziatore del sodalizio. Gli affiliati, ognuno con incarichi e compiti ben precisi e distinti, erano pienamente determinati a perseguire con pervicacia l’attività illecita attraverso l’adozione di tutte le cautele finalizzate a consentire al gruppo di continuare ad operare adattandosi al mutamento delle circostanze. Ne è stata dimostrazione la meticolosa attività di controllo e presidio delle citate piazze di spaccio che veniva effettuata senza soluzione di continuità al fine di assicurare adeguata copertura a tutte le operazioni illecite. – continua sotto –
Sono stati individuati due significativi canali di approvvigionamento dello stupefacente che veniva acquistato nell’area popolare del “Parco Verde” di Caivano e nel quartiere di San Giovanni a Teduccio di Napoli solo dopo aver contrattato il prezzo più vantaggioso al kg con i più influenti trafficanti locali, nello specifico i fratelli Massimo Gallo e Ciro Gallo. Pattuito il prezzo, cocaina e hashish venivano trasportate in grossi quantitativi a bordo di autovetture o motocicli utilizzati ad hoc ed anticipati da staffette. – continua sotto –
La sostanza, successivamente, veniva lavorata a Caserta all’interno dell’abitazione di Palmieri, ubicata nel rione Vanvitelli. Le dosi venivano, quindi, smerciate al dettaglio nel corso di tutta la giornata da una finestra del citato appartamento, ovvero nello spiazzo antistante interno al parco. Nel corso dell’attività sono stati riscontrati più di cento episodi di cessione di sostanze stupefacenti durante i quali sono stati identificati numerosi assuntori, oggetto di segnalazione alla locale Prefettura. Tratte in arresto tre persone e sequestrati complessivamente 8,5 kg fra hashish, cocaina e crack.