Aversa (Caserta) – Prima vittoria del Comune di Aversa nell’annosa vicenda del recupero dei canoni idrici. Il Tribunale di Napoli Nord ha infatti rigettato l’opposizione promossa da un condominio contro l’ingiunzione di pagamento dei canoni idrici, con conseguente condanna alla refusione delle spese processuali, statuendo che il Comune di Aversa ha “prodotto in atti una pluralità di missive di messa in mora interruttive dei relativi termini di prescrizione” e che “attraverso la produzione in atti delle fatture contenenti la precisa indicazione dei consumi idrici addebitati al ricorrente e l’analitico conteggio delle relative misurazioni contabilizzate, risulta aver positivamente assolto l’onere probatorio su di esso incombente”. – continua sotto –
Si aggiunga che sempre il Tribunale di Napoli Nord, nella motivazione della sentenza, ha affermato che priva di fondamento è la contestazione relativa alla pretesa non debenza della quota parte delle fatture relative al servizio di depurazione delle acque. “Ed invero, il Comune convenuto – ha statuito il tribunale – ha positivamente dimostrato di fornire il relativo servizio, essendo regolarmente allacciato all’impianto di depurazione del comprensorio Foce Regi Lagni di proprietà della Regione Campania”. – continua sotto –
“Continua – spiega l’assessore con delega al Contenzioso, Mario De Michele – il percorso di legalità e trasparenza perseguito dall’Amministrazione Comunale nel recupero delle morosità delle entrate patrimoniali. Tale attività si traduce in un’evidente e tangibile azione di risanamento del bilancio comunale, contrariamente a quanti ritenevano di dover stralciare – e quindi di fatto condonare – le somme vantate e non pagate”. “L’obiettivo dell’amministrazione comunale, – conclude il sindaco Alfonso Golia – continua ad essere quello di far pagare tutti per far pagare meno”.