Marcianise (Caserta) – Il consigliere comunale di “Marcianise Terra di Idee”, Alessandro Tartaglione, ha presentato in Consiglio comunale un’interrogazione riguardante i dati dell’Arpac sulla qualità dell’aria in città, dai quali emerge che la situazione, negli ultimi quattro anni, è peggiorata. – continua sotto –
Di seguito il testo e in alto il video dell’interrogazione consiliare presentata da Tartaglione il 15 febbraio scorso: «Dalla elaborazione dei dati pubblicati sul sito dell’Arpa Campania (l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania), relativamente alla qualità dell’aria, si evince che negli ultimi 4 anni (dal 2017 al 2020), la situazione del territorio di Marcianise è costantemente peggiorata. Come evidenziato anche dal Rapporto “Mal’aria” di Legambiente, Marcianise risulta essere tra le 12 città campane che restano intrappolate sotto la cappa grigia dello smog con gravi rischi per la salute delle persone in quanto nel 2020, la nostra città, ha sforato per ben 52 giorni la soglia limite prevista dalla normativa (50 µg/mc – 50 microgrammi per metro cubo da non superarsi per più di 35 giorni all’anno), relativamente alle polveri sottili Pm10. Questo nonostante lo scorso anno ci siano state delle chiusure generalizzate dovute al lockdown e alla pandemia. A monitorare la situazione per conto dell’Arpac sul nostro territorio c’è la centralina denominata Marcianise-Regi Lagni, che si trova al confine con Marcianise ubicata all’interno dell’impianto di depurazione di Napoli Nord in località Orta di Atella. Quest’ultima ha evidenziato il superamento dei limiti consentiti dalla legge: per 33 giorni nel 2017; per 37 giorni nel 2018; per 40 giorni nel 2019; per 52 giorni nel 2020». – continua sotto –
«Un andamento di progressivo peggioramento della qualità dell’aria che rappresenta un chiarissimo campanello di allarme se si pensa che la centralina “Regi Lagni” è ubicata sulla strada che da Marcianise va a Succivo, in una zona di aperta campagna, distante abbastanza sia dall’agglomerato industriale che dal centro urbano di Marcianise. La qualità dell’aria urbana a Marcianise, quindi, non è assolutamente monitorata e le brevi e isolate campagne di monitoraggio, effettuate attraverso unità mobili di rilevamento atmosferico, hanno evidenziato una preoccupante concentrazione degli ossidi di azoto e le polveri sottili soprattutto nelle strade in cui si concentra maggiormente il traffico veicolare». – continua sotto –
«Ciò premesso, il sottoscritto chiede all’amministrazione comunale quali azioni intende promuovere e attuare per il miglioramento complessivo delle condizioni ambientali della nostra città con specifico riferimento alle polveri sottili. Elaborazione e Proposta – Secondo uno studio effettuato nel 2001 e pubblicato nel 2002 previsto da Agenda 21, nel territorio di Marcianise sono presenti numerose e diversificate fonti di emissioni atmosferiche, che rappresentano fattori di impatto rilevanti sulla qualità dell’aria al livello del suolo. Le fonti principali sono costituite dal traffico veicolare e dalle attività industriali. Mentre nelle altre città, però, sono presenti centraline fisse localizzate in ambito urbano, che permettono in tempo reale ai Comuni di intervenire quando la qualità dell’aria peggiora notevolmente, onde evitare che agenti fortemente inquinanti siano dannosi alla salute dei cittadini, il territorio marcianisano ne è sprovvisto. Eppure questo territorio, oltre agli scarichi da automobili e provenienti da impianti industriali e domestici, sconta anche la presenza di numerosi roghi di rifiuti incontrollati e odori molesti lamentati sempre più spesso dai cittadini, soprattutto quelli dei rioni periferici che si trovano nelle vicinanze dell’area industriale e degli impianti di trattamento dei rifiuti». – continua sotto –
«Inoltre, un discorso a parte si deve fare per le strade che costeggiano l’autostrada come via De Sanctis e via Falcone, dove le migliaia di automobili e veicoli vari [circa 40mila al giorno tra veicoli leggeri (75% circa) e pesanti (25% circa) in entrata ed uscita di Napoli Nord per un totale annuo di 14.592.139 nel 2017 – dati forniti da Autostrade per l’Italia S.p.A.], costituiscono un inquinamento abnorme e non monitorato. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha stimato che le polveri sottili sono responsabili di circa 2 milioni di morti nel mondo, ogni anno. Secondo i dati più recenti, solo in Europa, i decessi legati all’inquinamento da polveri sottili causa annualmente circa 500.000 morti (90mila in Italia). Numerosi studi hanno messo in relazione l’inquinamento ambientale e la mortalità per tumore polmonare associandoli alla vicinanza residenziale a strade ad alto traffico e ad autostrade. Oltre alle neoplasie all’apparato respiratorio, altre malattie possono derivare dall’esposizione continuata allo smog: asma (i bambini che vivono in prossimità di grandi assi stradali hanno circa il 40-70 per cento in più di rischio di sviluppare asma infantile); Alzheimer e altre demenze (chi vive entro 50 metri da una strada altamente trafficata, come un’autostrada, corre un rischio più alto del 7% di sviluppare demenze rispetto a chi vive a più di 300 metri di distanza da una via congestionata); nascite premature (le madri in attesa che vivono vicino alle autostrade hanno una maggiore probabilità di un parto prematuro); aterosclerosi, cardiopatie, diabete, bronchiti (gli abitanti in prossimità di tangenziali e autostrade rischiano il 12% in più di avere malattie cardiovascolari – leggi qui); stress da inquinamento acustico». – continua sotto –
«Così come abbiamo evidenziato in campagna elettorale, è necessario chiedere alla Regione Campania e all’Arpac che siano installate almeno 4/5 moderne centraline di rilevamento della qualità dell’aria. Inoltre, il problema dell’inquinamento atmosferico ed acustico per coloro che vivono in stretta vicinanza con le autostrade e tangenziali ad alto scorrimento ha fatto sorgere in molti Comuni d’Italia Comitati di Cittadini che si sono organizzati con la finalità di chiedere, alle istituzioni locali e nazionali, interventi concreti a tutela della loro salute. Anche per Marcianise e gli altri Comuni viciniori che hanno lo stesso problema, si possono chiedere degli accorgimenti che limitino l’impatto ambientale. Oltre alle barriere fono-assorbenti (per abbattere inquinamento acustico già presenti) possono essere realizzate barriere verdi costituite da alberi e piante antismog (arbusti in grado di contribuire al miglioramento della qualità dell’aria poiché intercettano metalli pesanti e abbattono la CO2 atmosferica). Inoltre riducendo i limiti di velocità nel tratto autostradale che si trova nelle vicinanze delle zone residenziali».