Aversa, Covid a scuola: genitori della “De Curtis” chiedono stop attività in presenza

di Daniela Rosato

Aversa (Caserta) – In merito allo stato attuale dei contagi per Covid-19 in atto nella sede centrale dell’istituto comprensivo “De Curtis” di Aversa, essendo a conoscenza dei casi accertati dall’autorità sanitaria competente, dopo esito tampone molecolare, i rappresentanti dei genitori, in una nota, chiedono al sindaco Alfonso Golia di considerare fortemente la sospensione per almeno una settimana dell’attività in presenza. – continua sotto – 

E lo fanno esternando la preoccupazione di tutta la platea scolastica sullo stato di evoluzione del contagio e sulla conoscenza di molti casi di tamponi antigenici eseguiti, e con esito positivo, comunicati alla scuola e non ancora riscontrati dall’Asl con tampone molecolare. Il contagio coinvolge sia alcune classi del ciclo primario, che una classe del ciclo secondario di primo grado. Come da protocollo la scuola, oggi, ha predisposto la sanificazione di entrambi gli edifici scolastici del plesso sito in viale Kennedy. – continua sotto – 

“Nel plesso della sede centrale – scrivono i genitori – insistono le turnazioni, sia antimeridiane che pomeridiane e in base agli ultimi giorni di presenza degli alunni, sia della primaria che della secondaria di primo grado, non si può escludere che ci sia stato ‘contatto’ e/o  anche incubazione fra i gruppi di studenti, separati solo ‘temporalmente’ nelle aule, ma che nella  pratica hanno avuto accesso alle stesse e alla palestra, ai servizi igienici e ai corridoi dell’edificio scolastico in quanto presenti nello stesso giorno. Molti alunni del ciclo primario hanno fratelli e/o sorelle nelle classi del ciclo secondario di primo grado e che nello specifico anche se le classi con i positivi accertati della primaria e della secondaria sono state poste in quarantena fiduciaria, non è possibile escludere un aumento dei contagi proprio per il fattore di trasmissione legato alla coabitazione familiare degli alunni”. “La presenza, inoltre, delle varianti del virus sul territorio nazionale – proseguono i genitori – potrebbe innestare ulteriore ‘escalation’ nel fenomeno di diffusione del contagio. Intanto, la maggior parte dei docenti e del personale Ata ha ricevuto la prima dose di vaccino ma per loro le difese immunitarie sono più basse in quanto l’organismo sta reagendo allo stesso”. – continua sotto – 

Per tali motivi che, secondo i genitori, innalzerebbero l’indice di contagiosità della scuola e della comunità scolastica, in generale, oltre che per le attività extra curriculari consentite, come il Catechismo, si chiede al sindaco di “considerare fortemente la sospensione per almeno una settimana dell’attività in presenza al fine di consentire: all’Asl di poter processare tutti i tamponi necessari (sia dei casi sospetti per tampone antigenico già eseguito autonomamente dalle famiglie,  sia per i tamponi predisposti da protocollo anti covid per il contact tracing); e alle famiglie di poter essere più serene nell’affidare alla scuola pubblica i propri figli e non farli diventare veicolo di contagio incontrollato”.

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