Aversa (Caserta) – Solo il caso ha evitato che potessero esserci conseguenze ben più gravi. Nella giornata di giovedì è crollata un’altra ala di quello che fu il Reale Ginnasio «Domenico Cirillo», nell’omonima piazza, fino a poco fa succursale dell’attuale Liceo Classico che porta il nome del medico patriota della Repubblica Partenopea. Un edificio antico, ubicato in pieno centro cittadino, a pochi passi dall’episcopio e dal seminario vescovile. Insomma, l’Aversa antica sotto il costante pericolo crollo. Così come per l’ex convento di San Girolamo, per il crollo delle due grandi arcate il principale responsabile, secondo un primo sommario esame dei vigili, dovrebbero essere le copiose piogge cadute in questo fine settimana. – continua sotto –
«C’è stato un crollo, dalle prime informazioni in mio possesso – ha dichiarato il sindaco Alfonso Golia – non di grosse entità. I tecnici sono a lavoro per determinare l’intervento necessario per evitare ulteriori cedimenti. In passato l’amministrazione comunale era già intervenuta per una messa in sicurezza dell’immobile in questione». «È sempre più attuale – ha continuato il primo cittadino – l’esigenza del recupero del patrimonio immobiliare ed il suo riuso, già oggetto di discussione sul tavolo politico. L’auspicio è che nella nuova programmazione 2021/2027 riusciremo ad avere finanziamenti per la rigenerazione di immobili abbandonati come questo in questione». – continua sotto –
La parte interessata dal crollo è un’ala già chiusa perché inagibile all’interno del cortile, a ridosso della chiesa dello Spirito Santo, da tempo chiusa, interessata ad un recupero che dovrebbe avvenire attraverso i progetti Piu Europa per ospitare la costituenda Fondazione «Domenico Cimarosa». Il crollo è avvenuto nel pomeriggio di giovedì e, probabilmente, solo per questo non ha causato danni a persone o ulteriori cose. La chiesa dello Spirito Santo è chiusa dagli anni ’70 quando crollò tutto il soffitto ed attualmente sono in corso lavori nell’ambito dei Pics. Da non escludere un coinvolgimento anche di quella parte del complesso che è stata ceduta all’Adisurc, l’Agenzia della Regione Campania che si occupa dei servizi agli studenti. – continua sotto –
L’edificio in questione faceva parte di un più ampio complesso conventuale. Proprio 150 anni fa (nel 1863) nell’ala interessata furono ospitate le prime classi dell’allora Reale Ginnasio. Negli anni Settanta fu realizzata la nuova sede di via Corcioni che, nel corso del tempo, si è rivelata insufficiente costringendo a fare ricorso anche alla vecchia sede. Una decisione accolta con piacere dall’intera città perché avrebbe portato a far rivivere la sede storica. Ma, probabilmente, la mancanza di manutenzione potrebbe cancellare il sogno. IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA