Sono 26 le persone considerate vicine al clan Strisciuglio di Bari condannate complessivamente a 230 anni di reclusione dalla Cassazione in seguito dell’operazione denominata “Agorà”. – continua sotto –
La Corte Suprema, lo scorso 11 marzo, ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dagli imputati accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni, possesso di armi, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e tentato omicidio. 15 imputati, dei quali due agli arresti domiciliari, sono stati arrestati, nelle prime ore della mattina di oggi, dai carabinieri del Nucleo investigativo di Bari. – continua sotto –
Il provvedimento costituisce l’epilogo dei processi avviati dopo le indagini condotte, negli anni 2013-2015, dai carabinieri coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia nei confronti del clan Strisciuglio. Le indagini evidenziarono i metodi e i sistemi adottati dal clan per l’approvvigionamento dello stupefacente, di armi ed esplosivi, questi ultimi in talune occasioni utilizzati per azioni intimidatorie sul territorio finalizzate alla riscossione del pizzo da parte dei cantieri edili, specie nella zona di Bari – Carbonara. IN ALTO IL VIDEO