Nella mattinata del 22 marzo, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura di Napoli Nord, i carabinieri della compagnia di Caserta, insieme ai colleghi di altri Comandi territorialmente competenti, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di 4 persone (di cui una in carcere, due ai domiciliari e una sottoposta a obbligo d dimora), per associazione per delinquere, truffa, sostituzione di persona, falsità in atti pubblici, riciclaggio ed autoriciclaggio.
L’attività d’indagine ha avuto inizio nei maggio 2019, quando i militari della sezione operativa di Caserta traevano in arresto due persone che cercavano di acquistare un’autovettura in una concessionaria Mercedes del capoluogo di Terra di Lavoro, esibendo documenti di identità contraffatti. I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine alle condotte ascritte agli indagati che ponevano in essere un’organizzazione ben strutturata e organizzata – con base operativa a Casoria (Napoli) – con una precisa ripartizione di ruoli, compiti e responsabilità, finalizzata all’acquisto fraudolento di veicoli ed alla successiva rivendita degli stessi.
In particolare, secondo l’ipotesi accusatoria avvalorata dal gip, gli indagati procedevano all’acquisto di veicoli, stipulando contratti di finanziamento presso varie concessionarie Mercedes Benz Italia Spa sul territorio nazionale, facendo uso di documenti fiscali e di identità – che avevano provveduto a falsificare – appartenenti ad ignari professionisti. Successivamente, le auto venivano trasferite a società gestite dagli altri membri del sodalizio, che avevano ii compito di rivenderle a terzi acquirenti inconsapevoli. I numerosi e ravvicinati trasferimenti dei veicoli avvenivano tutti mediante la stipula di falsi passaggi di proprietà autenticati presso un’agenzia automobilistica di Casoria, di proprietà di uno degli indagati.
Nel complesso, le indagini hanno permesso di ricostruire ben otto episodi di truffa e sostituzione di persona consumati in tutta Italia, ed altrettanti reati di falso, riciclaggio ed autoriciclaggio; condotte delittuose che hanno arrecato alla casa automobilistica ed ai soggetti truffati un danno complessivo ammontante a circa 93.600 euro.