A Casoria (Napoli) i carabinieri della locale compagnia e del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea, nei confronti di Salvatore Barbato, Tommaso Russo e Gennaro Sorrentino per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. – continua sotto –
Le indagini sono partite dalla denuncia sporta nel mese di gennaio da un imprenditore edile che stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione di un cantiere privato di Casoria, a cui era stata avanzata una richiesta di denaro per poter proseguire l’attività. Attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza della zona e le attivita’ investigative svolte dai militari della sezione operativa della compagnia di Casoria, sono state ricostruite le diverse fasi in cui si è consumata la tentata estorsione, identificando i soggetti che si erano recati sul cantiere. – continua sotto –
Barbato, alias “Totore O’ Can”, è ritenuto elemento contiguo al clan Moccia, mentre Russo, lo scorso primo febbraio, è stato ferito da colpi d’arma da fuoco esplosi da ignoti a bordo di un’autovettura nella piazza Cirillo di Casoria. Per lo stesso episodio delittuoso – si legge in una nota – “i citati soggetti erano stati già raggiunti da provvedimento di fermo emesso dalla Dda di Napoli, eseguito dai Carabinieri di Casoria l’11 febbraio 2021, poi non convalidato dal Tribunale di Napoli Nord”. Alla luce delle ulteriori indagini svolte, e delle nuove fonti probatorie raccolte, sono state confermate le precedenti ipotesi accusatorie per cui è stato richiesto ed ottenuto dalla Dda di Napoli il provvedimento cautelare a carico dei tre.