Giugliano, auto “cannibalizzate” e date alle fiamme: arrestati due rom

di Redazione

Giugliano (Napoli) – Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura di Napoli Nord, i carabinieri della stazione di Qualiano hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo nei confronti di due soggetti di etnia rom, dimoranti negli insediamenti della zona Asi di Giugliano, ritenuti responsabili dei reati di riciclaggio e combustione illecita di rifiuti.

Le indagini, condotte dai militari con l’ausilio della Polizia Municipale di Giugliano, hanno avuto origine dal rinvenimento, nell’ultimo periodo, di circa 300 carcasse di auto che, dopo essere state “cannibalizzate”, venivano date alle fiamme. Grazie alla installazione di sistemi di videoripresa e ai servizi di osservazione la polizia giudiziaria ha scoperto un fenomeno criminoso finalizzato all’alimentazione del mercato “parallelo” dei pezzi di ricambio delle automobili, sul quale sono corso ulteriori approfondimenti.

Non meno grave è stato il danno ambientale causato dall’incendio doloso di così tanti veicoli che determinava lo sprigionarsi di nubi contenenti sostanze tossiche. La gravità del quadro indiziario è stata confermata dal giudice per le indagini preliminari che ha convalidato il provvedimento di fermo ed ha emesso la misura cautelare della custodia in carcere.

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