Napoli, uccide la moglie a coltellate e poi si costituisce dopo aver raggiunto l’Umbria

di Redazione

E’ deceduto la donna accoltellata la notte scorsa a Napoli. Ornella Pinto, 40 anni il prossimo mese di maggio, è stata colpita da 12 coltellate inferte da Giuseppe Iacomino, 43 anni, il suo compagno, un piccolo albergatore. L’uomo era inizialmente fuggito, poi si è costituito. La coppia ha un figlio di tre anni. – continua sotto – 

L’aggressione è avvenuta intorno alle 4.30, nel quartiere di San Carlo Arena. Dopo aver accoltellato la compagna, il 43enne si è allontanato a bordo della propria auto, raggiungendo l’Umbria. Intorno alle 7 ha citofonato alla caserma dei carabinieri di Montegabbione, in provincia di Terni, dove gli ha aperto il comandante, al quale ha riferito di essere l’autore dell’omicidio della moglie. – continua sotto – 

Ornella Pinto era arrivata viva in ospedale Cardarelli ma, a causa delle condizioni gravissime è morta. Non è bastato un delicato intervento chirurgico. Iacomino sarà sentito dalla Procura di Terni alla presenza del magistrato di turno e dei carabinieri del nucleo investigativo. – continua sotto – 

“Nonostante gli sforzi di tutto il personale che ha, sin dal primo momento, cercato di salvare la vita della giovane donna giunta in pronto soccorso in codice rosso a seguito di un accoltellamento, la paziente è deceduta alle 10.35 di oggi. Il decesso è sopraggiunto per un arresto cardiaco al termine di un delicato intervento mediante il quale le équipes del Trauma Center e di Chirurgia Toracica hanno cercato di risolvere nove le profonde lesioni polmonari”, fanno sapere dall’ospedale Cardarelli in una nota. “L’ennesimo episodio di aggressione e omicidio nei confronti di una donna, un gesto vile e di una brutalità inaudita” ha sottolineato il direttore generale del Giuseppe Longo. La donna è stata colpita da 15 coltellate, inferte al torace, sette a sinistra e otto a destra. “Fatti come questo – ha concluso Longo – dovrebbero spingerci a una riflessione profonda su quanto sta accadendo. Siamo vicini alla famiglia di questa giovane madre e a tutte le donne”.

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