La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Napoli, nell’ambito di attività d’iniziativa congiunte nel settore antidroga, hanno tratto in arresto, tra Giugliano e Marano, nell’area nord del capoluogo campano, cinque persone indiziate, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e armi. Sequestrati, nel complesso, dalla Squadra Mobile e dal Gico di Napoli 150 chili di cocaina, 46 chili di hashish, 9 pistole con relativo munizionamento, strumenti per il confezionamento della sostanza stupefacente e oltre 650mila euro in contanti. – continua sotto –
Due degli arrestati, Luca Cammarota e Luca Alvino, sono stati sorpresi nel box auto dell’abitazione di un terzo complice, Pasquale Politelli, mentre caricavano, all’interno di scomparti ricavati nel vano della ruota di scorta di due autovetture, 100 panetti di cocaina per un peso complessivo di circa 105 chili. La perquisizione effettuata presso l’abitazione di un quarto sodale, Francesco Ferrara, ha poi portato alla luce, celata sotto il pavimento del suo garage, una botola ad apertura comandata da un sistema idraulico, all’interno della quale sono stati scoperti e sequestrati altri 47 panetti di cocaina per un peso complessivo di circa 43 chili. – continua sotto –
La contestuale perquisizione dell’immobile di un quinto componente dell’organizzazione, Mario Allegretti, ha portato al rinvenimento dei 46 chili di hashish, di 2 chili di cocaina, 6 pistole semiautomatiche e relativo munizionamento, 3 revolver con matricola abrasa, 12 caricatori, 543 munizioni per arma corta, numerosi stampi per l’apposizione di marchi sulle confezioni di stupefacenti, una pressa ed altri strumenti per il confezionamento della droga. Anche in questo caso il “materiale” è stato trovato all’interno di un vano ricavato in una botola nascosta sotto il pavimento del box auto e accessibile tramite un sistema ad apertura controllata di tipo idraulico. – continua sotto –
Durante le perquisizioni, all’interno dell’autovettura di un sesto soggetto è stato rinvenuto un analogo doppiofondo che, insieme ad altri indizi, ne ha determinato la denuncia penale per le stesse ipotesi di reato. Infine, anche la perquisizione dell’abitazione di un settimo componente, effettuata con l’ausilio dei Vigili del Fuoco di Napoli, ha portato alla luce un sistema “a scomparsa” celato sotto il pavimento del piano interrato, che dava accesso ad una botola all’interno della quale sono stati rinvenuti e sequestrati 62 involucri in cellophane contenenti banconote di vario taglio, per una somma totale di 650.690 euro, oltre a due macchine “conta-banconote”. IN ALTO IL VIDEO