Gricignano (Caserta) – Respinge con forza le dure accuse rifilategli dal capogruppo dell’opposizione Vittorio Lettieri sulla vicenda del biodigestore e dei ritardi sull’approvazione del Puc (leggi qui), smentendo anche quelle che ritiene “illazioni” sulla spaccatura all’interno della sua maggioranza. Così il sindaco Vincenzo Santagata in una videointervista rilasciata a Pupia (VIDEO IN ALTO). – continua sotto –
Sindaco, qualche giorno fa è stato chiamato in causa dal capogruppo dell’opposizione Vittorio Lettieri ancora una volta sulla questione del biodigestore. In particolare, Lettieri la accusa di essere venuto meno all’approvazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale, promessa dalla sua amministrazione entro la fine dello scorso febbraio ma ancora avvenuta, perché una parte della sua maggioranza consiliare vorrebbe in realtà favorire la realizzazione dell’impianto nella zona industriale di Gricignano. «L’approvazione del Puc richiede dei tempi tecnici e il coinvolgimento, oltre che dell’ufficio tecnico, di diverse figure tecniche esterne che tutte insieme devono arrivare alla redazione materiale della documentazione e di tutti gli atti connessi al piano. Noi, come parte politica, cerchiamo di accelerare quanto più possibile l’approvazione e l’adozione dello strumento urbanistico ma spesso dobbiamo scontraci con i tempi tecnici. Lettieri, tra l’altro, dice che i cittadini sono decenni che attendono il nuovo piano. Precisamente credo che lo stiano attendendo dal 2009, quando fu dato l’incarico ad un tecnico. Da allora, fino al 2019, quando ci siamo insediati, non è stato fatto niente dalle precedenti amministrazioni, se non un preliminare fine a se stesso, che non è servito a nulla. Un ritardo è stato causato dal fatto che a dicembre uno dei professionisti incaricati, siccome portava ritardo, è stato rimosso dall’incarico, con la nomina di un altro tecnico. E questo problema ha causato i ritardi. I tempi che noi stiamo impiegando, comunque, sono abbastanza veloci rispetto a quelli di altri comuni che impiegano anche 7-8 anni per all’approvazione di un Puc, mentre noi in meno di 18 mesi siamo in dirittura d’arrivo. Non so dire il giorno preciso ma nel più breve tempo possibile lo porteremo in giunta». – continua sotto –
In tempo per la conferenza di servizi sul biodigestore che dovrebbe essere convocata già nei prossimi giorni? «Le due cose non sono strettamente correlate. Noi oggi abbiamo un Puc vigente, non c’è bisogno di approvarne un altro. Se abbiamo necessità impellenti, in questo caso per cercare di bloccare il biodigestore, allora ci sediamo intorno ad un tavolo con l’opposizione e andiamo a modificare il piano vigente per poi portarlo in Consiglio comunale, raggiungendo lo stesso obiettivo». – continua sotto –
Nel frattempo, avete già approvato una modifica al regolamento edilizio che blocca gli insediamenti ad alto impatto ambientale e state preparando il parere sanitario chiesto a gran voce dal Comitato #NoBiodigestore. Sono in programma altre iniziative? «La scorsa settimana, in giunta, abbiamo dato mandato all’ufficio tecnico di nominare un esperto in materia urbanistica e un esperto legale per avere, appunto, un supporto tecnico-legale sulla vicenda. C’è stato, inoltre, un incontro con il comitato proprio sul parere sanitario, quasi pronto, che stiamo condividendo con il Comune di Marcianise e che sottoporremo anche alle amministrazioni di Carinaro e Teverola allo scopo di operare in stretta sinergia tra tutti i comuni coinvolti. Ci siamo presi un po’ di tempo in più perché sono atti che devono essere tecnicamente e giuridicamente inattaccabili quando andremo a confrontarci con la Regione, l’azienda e gli altri soggetti interessati». – continua sotto –
C’è anche un aspetto politico in questa vicenda, sollevato proprio dal capogruppo dell’opposizione, Lettieri, secondo cui la sua maggioranza sarebbe divisa in due fazioni: una che lotta concretamente contro il biodigestore, un’altra che ‘nicchia’ e che tenderebbe a rallentare le iniziative del Comune perché vorrebbe favorire l’impianto. Lei ha davvero problemi di tenuta della sua maggioranza? «Assolutamente no. Lo abbiamo dimostrato in Consiglio per la modifica al regolamento edilizio quando la maggioranza si è dimostrata compatta. Così come è compatta tuttora e va avanti come un carro armato, non abbiamo timore di nessuno. Se poi vogliamo ritenere la normale dialettica politica come un problema di tenuta della maggioranza significherebbe che allora dovrebbero esserci un podestà e non un sindaco o dei sudditi e non dei consiglieri. Tutti noi abbiamo portato un contributo alla vittoria della lista e del programma elettorale e, quindi, è giusto che tutti si esprimano sulle questioni da affrontare. Il risultato, comunque, è che quando si vota in Consiglio la maggioranza si dimostra sempre compatta. Tutto il resto sono illazioni».