Aversa, case popolari di Via San Lorenzo. Oliva: “Che fine ha fatto il progetto di cessione all’Acer?”

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – La protesta degli abitanti dell’isolato C delle palazzine di proprietà comunale di via San Lorenzo sembra aver destato l’interesse di una parte della politica aversana, in particolare quella di Fratelli d’Italia, rappresentata in Consiglio comunale da Alfonso Oliva, commissario cittadino del partito. – continua sotto – 

“Sentire le proteste di quei cittadini e vedere le condizioni in cui versano quell’edificio e, probabilmente, gli altri edifici di via San Lorenzo, tutti di proprietà comunale, mi impone di chiedere all’amministrazione Golia – dice Oliva, che fu assessore nella precedente amministrazione e candidato sindaco alle scorse elezioni amministrative – in quale cassetto sia è finito il progetto, pubblicizzato dal sindaco attraverso la stampa, a giugno 2020, di cedere i 127 alloggi di proprietà comunale all’Acer, subentrata all’Istituto Autonomo Case Popolari (Iacp) così da risolvere l’annoso problema del mancato introito degli affitti dal momento che negli ultimi 30 anni una gran parte dei cittadini, per non dire tutti i cittadini che occupavano e occupano quelle abitazioni, non ha pagato il canone di locazione”. – continua sotto – 

“Stando a quanto mi risulta, – continua l’esponente del partito di Giorgia Meloni – non c’è stato alcun tipo di contatto in merito con la Acer. E non mi risulta che l’amministrazione abbia dato il via a quel progetto più ampio di rigenerazione urbana di cui, stando a quanto dichiarava il sindaco all’epoca, la sua amministrazione aveva iniziato a lavorare. Sarebbe dovuto essere un progetto di rigenerazione urbana dell’esistente con riqualificazione di servizi e infrastrutture. Ma, ad oggi, tutto quello che si può vedere è un complesso abitativo di proprietà comunale abbandonato al degrado e all’autodistruzione, dove non si ha alcuna considerazione delle esigenze dei cittadini, dimenticando persino quelle degli anziani e dei disabili che, affetti da malattie e limitazioni di deambulazione, non possono utilizzare gli ascensori, fuori servizio da mesi, per non dire da anni”. – continua sotto – 

“Per un’amministrazione che intende dare impulso alle politiche sociali e cambiare in meglio la città, al di là del problema della mancata riscossione di canoni di locazione, che in parte l’amministrazione De Cristofaro stava avviando a soluzione, considero doveroso – conclude Oliva – affrontare quanto meno il problema della manutenzione degli edifici che si vanno deteriorando al punto da creare pericolo per la salute, e forse anche per l’incolumità, degli abitanti”.

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Redazione
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