Aversa (Caserta) – Nel clima spirituale e gioioso dell’Anno giubilare, anche se in forma ridotta e riservata per il rispetto delle norme sanitarie per il Covid-19, la comunità ecclesiale e cittadina di Aversa celebra la festa del Transito di San Benedetto Abate, nell’antica basilica benedettina, cuore dell’abbazia longobarda-normanna di San Lorenzo fuori le Mura, culla della presenza del più grande Ordine monastico che ha visto nascere l’antica Contea normanna. Il monastero aversano nel secolo XVI viene quasi “rifondato” grazie all’unione con la Congregazione cassinese. Testimonianza di questo momento di straordinario rinascimento spirituale e culturale è la bellezza architettonica del complesso abbaziale con i due chiostri rinascimentali e la grande Basilica a tre navate d’impianto romanico, riconsacrata nel 1627. – continua sotto –
La chiesa abbaziale di San Lorenzo, chiusa per un secolo dal 1890, solo nel 1979 ne è avviata la ricostruzione, perché crollata in parte durante il terremoto del 11 maggio del 1931, con il restauro iniziato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali di Caserta, e con interventi di completamento tuttora in corso realizzati grazie al contributo dell’otto per mille della Conferenza Episcopale Italiana. La basilica rinnovata, recuperata come spazio di fede, di carità e di cultura, è riaperta al culto il 21 marzo 1995 dal vescovo Lorenzo Chiarinelli, di venerata memoria. Nel corso di questo quarto di secolo di presenza nel territorio la Parrocchia di San Lorenzo, grazie all’ opera dei fedeli ed operatori pastorali, e di tante figure sacerdotali e religiose che hanno svolto servizio, con le vocazioni ed i ministeri suscitati, ha vissuto una storia ricca di esperienze intense della fede, di testimonianza della carità e della vita culturale ecclesiale. – continua sotto –
Per la festa giubilare dell’Abbazia – inaugurata il 21 marzo 2000 – Aversa vuole rendere omaggio al celeste patrono d’Europa con un programma a carattere religioso nei giorni precedenti, affidando alla sua potente intercessione il superamento dell’attuale emergenza pandemica. Anche quest’anno, la festa del Transito di san Benedetto, sarà preparata da un solenne triduo predicato dal missionario padre Davide Simionato, rettore del Seminario Pime di Trentola Ducenta, che inizierà il 18 marzo con la celebrazione eucaristica delle ore 18, e il canto gregoriano dell’Inno di San Benedetto “Signifer”. Domenica 21 marzo, giornata giubilare per il XXV di riapertura della Basilica, il vescovo diocesano Angelo Spinillo presiederà la solenne concelebrazione eucaristica alle ore 9.30, mentre lunedì 22 marzo, alle ore 18, ci sarà la Celebrazione Eucaristica con ricordo del Transito di San Benedetto. Tutti i giorni delle festività benedettine saranno allietati dal suono melodioso del grande solenne “Concerto di Campane”.