L’epidemia di Covid-19 corre, spinta dalle varianti, e la nuova impennata della curva impone la stretta. Per questo, da lunedì 15 marzo, l’Italia si tinge di rosso e arancione. Passano in zona rossa Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento, che si aggiungono a Campania e Molise. Tutte le altre Regioni saranno arancioni. Unica eccezione la Sardegna, che rimane bianca. Ecco cosa si può fare e cosa no nelle differenti zone. – continua sotto –
Regioni rosse – Nelle Regioni rosse: non si può uscire dalla propria abitazione se non per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. Per gli spostamenti è necessaria l’autocertificazione. Sono, inoltre, vietate le visite a parenti e amici: non si possono raggiungere abitazioni private, nemmeno una volta al giorno, se non per recarsi da persone non autosufficienti che hanno bisogno di aiuto o assistenza. Il divieto di visita cade dal 3 al 5 aprile: a Pasqua sarà possibile spostarsi all’interno della propria regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno e in massimo due persone. Si può sempre fare rientro presso la propria residenza o domicilio. Si può fare rientro nelle seconde case di proprietà o in affitto lungo da prima del 15 gennaio. Alcune regioni (come la Lombardia) lo hanno però vietato. Bar e ristoranti sono chiusi (ma sì a asporto e consegna a domicilio) così come parrucchieri, barbieri e centri estetici e i negozi, ad eccezione di ipermercati, supermercati, discount, edicole, tabaccai, librerie, farmacie e parafarmacie, negozi di computer, elettronica, elettrodomestici, ferramenta, pompe di benzina, negozi di biancheria e di giocattoli, vivai. Chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado, anche quelle dell’infanzia. Le lezioni sono in Dad, tranne per i ragazzi con disabilità. E’ possibile fare attività motoria, quindi una passeggiata, in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo della mascherina. Mentre l’attività sportiva è consentita all’interno del proprio comune, ma sempre da soli e all’aperto mantenendo una distanza di due metri dalle altre persone. – continua sotto –
Regioni arancioni – Nelle Regioni arancioni: Ci si può spostare liberamente all’interno del proprio comune (ma non durante il coprifuoco dalle 22 alle 5 di mattina). Ci si può recare fuori dal proprio comune – con autocertificazione – per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o motivi di salute. – Nel proprio comune, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, dalle 5 e le 22 (in massimo due persone). Si può fare rientro nelle seconde case di proprietà o in affitto, dentro e fuori la Regione. Per quanto riguarda bar e ristoranti, valgono le stesse regole della zona rossa. Vale a dire, sono chiusi ma con possibilità di asporto e consegna a domicilio. Aperti, invece, i negozi. Le scuole elementari e medie sono in presenza, mentre le superiori al 50% fino a un massimo del 75%. E’ possibile svolgere attività sportiva o motoria all’aperto, all’interno del proprio comune, anche in parchi e giardini. – continua sotto –
Sardegna, zona bianca – Nell’unica Regione bianca, la Sardegna: Gli spostamenti sono liberi. Il coprifuoco è alle 23.30. Restano gli obblighi di indossare la mascherina sia all’aperto che al chiuso e del distanziamento di un metro. Aperti tutti i negozi. Bar e ristoranti sono aperti a pranzo e a cena. Chiuse discoteche, locali da ballo, fiere e feste.