Studiano di più, hanno più interessi e voti più alti, ma nel lavoro hanno retribuzioni inferiori e sono penalizzate se hanno figli. ‘ questa la fotografia presentata da AlmaLaurea – in occasione dell’8 marzo, Giornata internazionale dei diritti della donna – sulle performance formative e professionali delle donne, dalla scuola superiore all’università, fino al mercato del lavoro. – continua sotto –
Le ultime indagini di AlmaDiploma e AlmaLaurea confermano un differenziale a favore dei diplomati e dei laureati, che permane anche quando le diplomate e le laureate intraprendono percorsi disciplinari che offrono maggiori opportunità occupazionali o dove sono storicamente più presenti. Per le ragazze risultati migliori agli esami della scuola secondaria di primo e di secondo grado, fino al conseguimento della laurea: più ore settimanali per lo studio, più esperienze internazionali e più attestati linguistici conseguiti. Maggiori attività sociali e culturali svolte nel tempo libero rispetto ai ragazzi e maggiore motivazione a proseguire gli studi. Performance più incoraggianti, inoltre, anche sul numero di tirocini e stage a favore delle studentesse, con particolare riferimento alle ragazze che provengono da contesti familiari meno favoriti sia culturalmente sia sul piano socio-economico e che per tali motivi sono quelle che usufruiscono maggiormente di borse di studio. – continua sotto –
Nonostante le prestazioni scolastiche e universitarie più performanti, per le donne, quando si analizzano inserimento occupazionale e livelli retributivi, emergono persistenti disuguaglianze di genere. A tal proposito è opportuno, comunque, sottolineare che tali differenze sono legate anche alle diverse scelte professionali maturate da uomini e donne; queste ultime, infatti, tendono più frequentemente a inserirsi nel pubblico impiego e nel mondo dell’insegnamento, notoriamente in difficoltà nel garantire, almeno nel breve periodo, una rapida stabilizzazione contrattuale. – continua sotto –
Indicatori tutti che, in relazione all’occupazione, confermano che le donne continuano a fare più fatica degli uomini a realizzarsi sul lavoro: i dati sulla professione svolta, a cinque anni dal conseguimento della laurea magistrale, fanno emergere che le donne con una professione a elevata specializzazione (compresi i legislatori e l’alta dirigenza) continuano a essere meno degli uomini. Altro dato di particolare interesse per la sua criticità è il differenziale retributivo che sale sempre a favore degli uomini, anche quando intraprendono i percorsi formativi che hanno un maggior riscontro sul mercato del lavoro. Scarica il pdf del Focus completo sul Gender Gap 2021: clicca qui