“La gente ha bisogno di trasparenza ed informazioni”. A dirlo è Massimo Galli, direttore del Dipartimento di malattie infettive del “Sacco” di Milano, a proposito della sospensione del vaccino AstraZeneca, intervenendo al talk di Rcs Academy sulla sanità. – continua sotto –
“Da clinico mi sento di dire che serve vaccinare il più possibile, persone fragili soprattutto, – prosegue Galli – fare il più presto possibile tenuto conto che raggiungere un’immunità per bloccare la gravità della malattia è essenziale. Il punto, però, è avere i vaccini e non mortificare quelli che abbiamo, seguendo il principio di precauzione, ma dobbiamo stare attenti a non sfiduciare i cittadini. Lo dico con estremo rammarico, una serie di interventi drammatici intrapresi in Europa penso possano aver fatto un danno importante alla campagna”. – continua sotto –
“Ricordo con orrore il 2014, – continua Galli – anno in cui fu ritirato un lotto di vaccino antinfluenzale, provocò un calo del 6% secco delle vaccinazioni agli ultra 65enni: da uno scarso 50% a meno del 45%. Questo provocò decessi in più nella stagione influenzale dell’inverno che seguì. Il principio di precauzione è importante ma va applicato sulla base dei dati, altrimenti non ci si può lamentare degli effetti nefasti sulle vaccinazioni”.