Due dipendenti dell’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta sono stati raggiunti da una misura cautelare che vieta loro di svolgere attività professionale. V.G., 60 anni, e G.B., di 56, devono rispondere delle accuse, in concorso, di truffa aggravata commessa in danno di ente pubblico, con abuso di relazioni d’ufficio e violazione dei doveri inerenti a un pubblico servizio, poiché avrebbero attestato falsamente la presenza in servizio dello stesso G. mediante l’alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza. B., in particolare, deteneva il badge di G. e timbrava orari di entrata e uscita dal luogo di lavoro non corrispondenti a quelli effettivi. – continua sotto –
Dalle indagini, condotte dai carabinieri del nucleo investigativo e coordinate dalla Procura nissena, supportate dai filmati di sorveglianza delle videocamere installate nell’atrio della palazzina A, B, D e della rampa di accesso alla cucina, sono emerse le reiterate violazioni in ordine ai tracciamenti delle entrate/uscite registrati mediante il cartellino badge di G., atteso che, dai tabulati dei terminali di rilevamento installati nel presidio ospedaliero ed acquisite agli atti, confrontati con gli orari di arrivo/partenza del veicolo in uso esclusivo al soggetto, facevano emergere dei disallineamenti non compatibili con l’effettivo orario di lavoro prestato. Indebite registrazioni dell’orario di lavoro, effettuate quando fisicamente G. non era presente (perché non ancora arrivato o perché già presso la sua abitazione a Enna) ad opera del suo collaboratore B. che, sostituendosi a G., con cadenza quasi quotidiana, operava la registrazione del tesserino di quest’ultimo. – continua sotto –
Assenze non giustificate mediante uscite dall’ospedale durante l’orario di servizio da parte di G. per recarsi ad effettuare acquisti nei diversi supermercati della città ed altre faccende personali, omettendo di registrare le transizioni in entrata/uscita responsabilità sul conto di G., documentati – con filmati video –inerenti reiterati episodi di appropriazioni indebite di prodotti e oggetti vari sottratti dalla cucina riponendoli sulla sua autovettura, responsabilità sul conto di B. in ordine ad episodi di appropriazioni indebite di prodotti e oggetti sottratti dai locali cucina caricati sul proprio veicolo; documentare accessi in cucina di soggetti estranei al reparto al fine di approvvigionarsi pasti o derrate alimentari che asportano e che a volte caricano sui veicoli propri. Queste ultime condotte non sono state ancora contestate. IN ALTO IL VIDEO