Covid, protesta dei ristoratori davanti Montecitorio: scontri con polizia

di Redazione

Tensioni in piazza Montecitorio, davanti alla Camera dei Deputati, per il sit-in di commercianti e ristoratori che chiedono di riaprire le attività dopo le chiusure dovute all’emergenza Covid, sfociato in uno scontro con la polizia. Un agente sarebbe rimasto ferito. – continua sotto – 

Decine di persone si sono avvicinate al cordone delle forze dell’ordine con le mani alzate, intonando cori e chiedendo di potersi avvicinare a Palazzo Chigi. Poi i manifestanti hanno tentato di forzare lo schieramento in diverse occasioni, ma sono stati respinti. Dopo un nuovo tentativo da parte dei manifestanti, che hanno usato anche una transenna, la polizia ha fatto una carica di alleggerimento. Contro le forze dell’ordine c’è stato anche un lancio di oggetti. Molti dei presenti non indossavano la mascherina. Sette le persone fermate. – continua sotto – 

Alla protesta visibili bandiere blu di Italexit, il movimento del senatore Gianluigi Paragone, ex Movimento 5 Stelle. Presenti anche militanti di CasaPound. In piazza Montecitorio ha preso la parola, tra gli altri, anche il deputato Vittorio Sgarbi. Tra i manifestanti che hanno dato vita al sit-in si sarebbero infiltrati diversi gruppi di estremisti con l’obiettivo di strumentalizzare il disagio sociale e far salire la tensione. È la lettura che arriva da fonti investigative, le quali in queste ore stanno ricostruendo quanto avvenuto in piazza Montecitorio. La situazione, viene fatto notare, non è cambiata da qualche mese fa quando l’allora capo della Polizia Franco Gabrielli, in una circolare inviata a prefetti e questori, segnalava il rischio che gruppi di facinorosi approfittassero del malumore dei settori più colpiti dalle chiusure, per far salire la tensione. – continua sotto – 

Presente alla manifestazione anche un uomo vestito come Jake Angeli, l’appartenente al movimento “Q-Anon” che fece irruzione al Congresso Usa a Washington, ovvero con il copricapo di pelo, le corna e il viso dipinto col tricolore italiano. “Bisogna far fare il giro del mondo a questa manifestazione, così come è successo negli States”, spiega l’uomo di 51 anni, un ristoratore modenese che dice di essere “aperto da gennaio, perché da un anno non è cambiato nulla, nonostante tutte le chiusure”. E con il volto truccato con i colori della bandiera italiana aggiunge: “Siamo esasperati. Nessuno ci ha mai ascoltato. Mi sono dovuto vestire da pagliaccio per attirare l’attenzione. Spero che ora qualcuno si accorga di noi e ci ascolti. Ho dovuto pagare gli strozzini per pagare i dipendenti”. – continua sotto – 

La giornata ha fatto registrare proteste anche in altre zone d’Italia: a Milano sono scesi in strada gli autonoleggiatori e i venditori ambulanti, mentre nel Casertano un gruppo di mercatali ha bloccato un tratto dell’Autostrada A1 Roma-Napoli. IN ALTO IL VIDEO

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