Discarica abusiva nel Salernitano: divieto di dimora per un 50enne

di Redazione

Divieto di dimora nel Comune di Casal Velino (Salerno) nei confronti di un 50enne del posto indagato per ricettazione e gravi violazioni alla normativa ambientale. La misura è stata eseguita dai finanzieri del comando provinciale di Salerno su disposizione della procura di Vallo della Lucania. – continua sotto – 

L’uomo era già noto alle Fiamme gialle: nel 2019 lo avevano scoperto a gestire un impianto abusivo di demolizione di autoveicoli in totale assenza di autorizzazioni amministrative. In quell’occasione, i militari avevano denunciato alla procura la presenza di numerose carcasse di auto, pneumatici, portelloni e parti di motori abbandonati sul terreno, sottoponendo a sequestro l’intera area. All’uomo fu contestato, tra gli altri, il reato di ricettazione. Di recente era stata accordata la temporanea rimozione dei sigilli, allo scopo di consentire lo smaltimento dei materiali rimasti in stato di abbandono, tra i quali pure rifiuti pericolosi che, se dispersi, sarebbero risultati altamente inquinanti. A distanza di appena un mese dal ripristino dei luoghi, i finanzieri della tenenza di Vallo della Lucania sono tornati sul posto per un controllo, insieme a personale del nucleo di polizia della procura locale e del settore Ambiente della Provincia di Salerno. Sono state così rinvenute ulteriori auto, alcune ancora targate, e tutta una serie di rottami derivanti dall’autodemolizione, ammassati in quella che era nuovamente diventata, a tutti gli effetti, una discarica a cielo aperto. – continua sotto – 

L’indagato aveva ripreso l’attività irregolare oggetto della precedente denuncia. Tenuto conto del carattere recidivo delle condotte illecite, reiterate nel tempo e, per di più, in violazione di un provvedimento giudiziario, il gip di Vallo della Lucania, accogliendo la richiesta del Pm, ha emesso un’ordinanza con la quale ha applicato al responsabile la misura cautelare del divieto di dimora a Casal Velino. Restano ferme le accuse di ricettazione ed esercizio abusivo dell’attività di autodemolizione formulate nei suoi confronti, in ordine alle quali rischia una condanna fino a 8 anni di reclusione e la multa fino a 10mila euro.

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