Legambiente, Rapporto Ecomafia 2020: in Campania oltre 44mila reati in 10 anni

di Redazione

Negli ultimi 10 anni in Campania sono stati commessi 44.179 reati contro l’ambiente, con 39.176 persone denunciate e arrestate e 12.580 sequestri effettuati. La maggior parte dei reati è concentrata nelle province di Napoli e Salerno. In particolare, negli ultimi dieci anni, 16.739 reati contro l’ambiente sono concentrati nell’area metropolitana napoletana, mentre il 28%, pari 12.261, nella provincia salernitana. – continua sotto – 

È questa la fotografia della Campania scattata dal “Rapporto Ecomafia 2020”, realizzato da Legambiente. In Campania nel 2019 sono stati 5.549 reati accertati di illegalità ambientale, +44% rispetto allo scorso anno. Per trovare un numero così alto di reati dobbiamo ritornare al 2011 quanto i reati furono 5.327. In questi anni a spartirsi la torta, insieme ad imprenditori, funzionari e amministratori pubblici collusi, sono stati 90 clan attivi in tutte le filiere analizzate da Legambiente: dal ciclo del cemento a quello dei rifiuti, dai traffici di animali fino allo sfruttamento delle energie rinnovabili e alla distorsione dell’economia circolare. – continua sotto – 

Legambiente riconosce l’importanza della legge sugli ecoreati (68/2015) e della norma contro i trafficanti di rifiuti. Grazie alla legge sugli ecoreati in Campania sono stati avviati 158 procedimenti penali, con 181 persone denunciate e 4 arrestate, insieme al sequestro di 98 beni per un valore complessivo di 32,7 milioni di euro. A metà ottobre 2020 sono arrivate a quota 130 le inchieste chiuse dalle forze dell’ordine contro i trafficanti di rifiuti. – continua sotto – 

Il quantitativo di rifiuti movimentati illegalmente supera le 10 milioni di tonnellate: usando l’immagine simbolica dei Tir necessari per movimentarli ce ne sarebbero voluti più di 410.905 carichi di rifiuti ad attraversare mezza Italia terminando il loro tragitto nelle campagne del napoletano e nelle discariche abusive del casertano. Anche nel 2019 il ciclo dei rifiuti resta il settore maggiormente interessato dai fenomeni più gravi di criminalità ambientale: ancora una volta la Campania si piazza in vetta a livello nazionale alla classifica con 1.930 reati contestati, più del 20% sul totale nazionale. – continua sotto – 

Sul fronte roghi, “solo la parentesi del lockdown – evidenzia Legambiente – è riuscita a fermare per un momento la mano dei piromani dei rifiuti”. Dal primo censimento avviato da Legambiente nel 2013 a metà ottobre 2020 gli incendi ai vari tipi di impianti di gestione di rifiuti in Campania sono stati 142 (considerando solo quelli in cui si e avuto l’intervento dei Vigili del fuoco). La corruzione facilita il malaffare in campo ambientale: censendo, denuncia Legambiente, solo le indagini più significative in cui la corruzione è stata usata come testa d’ariete per commettere reati ambientali in Campania, dal 1 gennaio 2010 al 16 ottobre 2020 sono state 93 le inchieste con 724 persone denunciate, 581 arresti e 106 sequestri.

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