Estorsione e malversazione ai danni dello Stato. Queste le accuse rivolte dalla procura di Caltagirone a due donne di Palagonia, in provincia di Catania, responsabili di una cooperativa sociale che opera come scuola paritaria. – continua sotto –
Secondo gli investigatori avrebbero costretto due dipendenti ad accettare una paga inferiore rispetto a quella indicata in busta paga e a restituire successivamente il denaro dietro alla minaccia del licenziamento. Le vittime, pur di non perdere il posto di lavoro e il punteggio per le graduatorie dell’insegnamento, avrebbero restituito complessivamente 12.500 euro alle indagate “che si sono appropriate – sottolineano i carabinieri del Nucleo ispettorato del Lavoro di Catania – dei contributi statali per le scuole paritarie in relazione agli importi solo fittiziamente pagati”. – continua sotto –
Decisivi i dialoghi captati con telecamera nascosta da parte dei carabinieri: “Dovete ringraziarmi che vi pago i contributi – diceva una delle due indagate alle vittime che consegnavano il denaro -, ti ho avvistato, fin dall’inizio, io non posso pagarti… questa è la situazione, perché io ti faccio accreditare il punteggio… Quindi soldi niente… io ho troppe spese”. Per una delle due indagate sono scattati l’obbligo di dimora nel Comune di residenza e l’obbligo di firma, mentre i carabinieri hanno eseguito un sequestro per equivalente dei suoi beni. IN ALTO IL VIDEO