Casagiove (Caserta) – Pandemia, rapporti con il territorio, crisi economica e piccole imprese, possibilità di sviluppo sostenibile. È un dialogo a trecentosessanta gradi quello avviato con Roberto Ricciardi, presidente della Bcc Terra di Lavoro “San Vincenzo de’ Paoli” di Casagiove, un confronto che tocca i temi di maggiore criticità del territorio casertano, ma che si chiude con la speranza (che diventa certezza) della rinascita di una terra e di una popolazione capace di rimboccarsi le maniche e di dare il meglio di sé nei momenti più bui. – continua sotto –
Presidente Ricciardi, la Bcc Terra di Lavoro come ha affrontato la pandemia e quale contributo ha offerto al territorio? “Come più volte ho ripetuto, non ci siamo mai fermati. Anzi abbiamo fatto sentire la nostra presenza di cooperativa che promuove il bene comune sul territorio. Le istituzioni civili e sanitarie hanno potuto contare sul nostro apporto che non è mai mancato sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Questo significa essere ‘differenti’: banca di comunità, banca di relazione, banca di prossimità”. – continua sotto –
Questo perché voi siete una banca che fa del radicamento sul territorio e della vicinanza alle persone e alle imprese la sua ragione d’essere. “Lei ha toccato un tasto cruciale. Il radicamento sul territorio per noi della Bcc Terra di Lavoro è fondamentale. La pandemia ci ha costretti a rinviare il trasferimento della nostra filiale di Caserta in pieno centro, in via Cesare Battisti, con locali ampi ed attrezzati che accolgono uno sportello bancario evoluto. Tuttavia, le difficoltà del 2020 non ci hanno impedito di portare a compimento un altro progetto importante per la Banca: l’apertura di una filiale tutta nuova a Marcianise nella centralissima piazza Martiri di Nassiryia, inaugurata il 16 luglio scorso alla presenza di autorità civili e di figure apicali del Gruppo Bancario Iccrea. Ebbene con grande soddisfazione la nuova filiale ha già apportato un notevole contributo alla crescita delle masse della banca con circa 15 milioni di montante complessivo e oltre 200 conti correnti aperti. Siamo stati accolti con entusiasmo dalla cittadinanza e dalle autorità locali. Sono sicuro che questo nuovo presidio darà notevoli soddisfazioni e grande contributo alla Bcc Terra di Lavoro San Vincenzo de’ Paoli”. – continua sotto –
Significativa anche la presenza della Bcc nell’Alto Casertano. “Grazie per l’assist. In effetti abbiamo trasformato la filiale di Galluccio in Bcc Point con un Atm completamente nuovo e che offre tanti altri nuovi servizi ai tanti clienti e amici soci residenti. Abbiamo voluto lasciare un segno visibile della nostra vicinanza e attaccamento alla comunità di Galluccio finanziando le maioliche allocate nella piazza di San Clemente a futura memoria della fattiva e generosa presenza del nostro sodalizio. Intanto, ha avviato la sua operatività il nuovo Bcc Point a Roccamonfina, nota cittadina montana famosa per il suo omonimo vulcano spento e per le castagne, che ha visto nel giro di qualche anno chiudere gli sportelli di tre istituti bancari. Non abbiamo esitato a rispondere positivamente con spirito mutualistico e localistico all’invito del Sindaco Carlo Montefusco di realizzare in locali di proprietà del Comune una Cassa Automatica Evoluta”. – continua sotto –
Tutto questo senza trascurare territori storicamente più vicini a Casagiove. “Infatti mi piace segnalare il restyling completo della nostra filiale di San Prisco inaugurata nel dicembre del 2004. Abbiamo completamente rivoluzionato il layout che prevede le tradizionali Casse come veri uffici in cui l’addetto gestore offre ampia consulenza al cliente che può comodamente sedersi e ricevere ogni informazione. La filiale dispone nell’ampio salone anche di una cassa automatica oltre l’Atm intelligente di cui già era dotata. Arredi completamente nuovi tra cui la parete green dietro gli uffici cassa in cui spiccano illuminate le due C del Credito Cooperativo. Lo sportello ha sfiorato a fine marzo 2021 gli 80 milioni di masse amministrate”. – continua sotto –
E ora l’approdo in provincia di Napoli. “Non posso infine sottacere con particolare soddisfazione la recente autorizzazione rilasciata dalla Capogruppo Iccrea all’apertura di una nostra filiale a Nola. Non poteva mancare in quella che fu Terra di Lavoro, tra le province più grandi del Regno d’Italia, che comprendeva Nola ed i comuni limitrofi, la presenza del Credito Cooperativo. Il Consiglio di Amministrazione e la Direzione Generale stanno lavorando alacremente affinché si concretizzi quanto prima questo traguardo sino a qualche mese fa inimmaginabile. Con l’apertura di una nostra filiale a Nola completiamo un lungo percorso che ci porta ad essere presenti sulle piazze più significative ed economicamente importanti e che amplia in modo considerevole il territorio di competenza della banca passando da 46 comuni a 75”. – continua sotto –
Tutto questo, presidente Ricciardi, lei non l’ha certo fatto da solo. “La ringrazio per la domanda perché ci tengo a sottolineare l’impegno e la dedizione di tutto il personale a realizzare uno straordinario risultato alla luce dei notevoli accantonamenti operati sul credito deteriorato anche in considerazione delle prospettive economiche interamente mutate con il Covid. Siamo perfettamente in linea con le disposizioni della Capogruppo che come lei sa ha un ruolo di controllo e coordinamento sulle Bcc aderenti all’Iccrea e che su base trimestrale colloca ogni banca affiliata in una fascia di merito”. – continua sotto –
E come è collocata la Bcc Terra di Lavoro? “Al 31 dicembre 2020 la nostra banca, che è la banca dei soci, non dimentichiamolo, è stata classificata in fascia A che consente una gestione pienamente autonoma dell’Istituto. La Capogruppo Iccrea ha voluto distinguere le Bcc dalle più virtuose del gruppo classificandole in fascia A fino alla G per quelle in condizioni critiche. La classificazione in fascia A della banca è stata possibile per i risultati conseguiti, per la crescita esponenziale delle masse, per il consistente contenimento del credito non performing e relativo coverage. Per questo, a nome dell’intero Consiglio di Amministrazione, a cui va il mio sentito ringraziamento, esprimo sentimenti di riconoscenza e di vero encomio al Direttore Generale Antonio Francese e di tutto il suo valoroso team che anche nei giorni più duri della crisi pandemica hanno sempre profuso il massimo impegno nonostante la preoccupazione per la salute e l’incolumità personale garantendo piena operatività alla banca e servizio ininterrotto alla clientela e a tutti i soci”. – continua sotto –
Il ruolo della capogruppo Iccrea? “Fondamentale. Questa resilienza non poteva realizzarsi senza il supporto tecnico e operativo della Capogruppo Iccrea che nelle persone del Presidente Maino e del Direttore Generale Pastore ringrazio a nome dell’intera famiglia della nostra Bcc Terra di Lavoro, che anche tramite il presidio territoriale di Salerno egregiamente diretto da Franco Vildacci hanno sempre offerto efficienza e piena collaborazione. Infine un dovuto ringraziamento anche alla Banca d’Italia, filiale di Napoli, e al Direttore Cinque che nonostante la normativa abbia modificato ruoli e competenze rappresenta sempre un imprescindibile riferimento istituzionale per la nostra banca”. – continua sotto –
Giovedì 29 in prima convocazione e Venerdì 30 aprile in seconda convocazione è fissata l’Assemblea dei Soci. “Sì, e anche quest’anno si svolgerà in modalità da remoto. A questo proposito, invito le socie e i soci a delegare in filiale il notaio designato a rappresentarli. Mi auguro che al più presto la crisi sanitaria, grazie all’imponente piano vaccinale, possa liberarci da tutte le restrizioni sociali a cui siamo soggetti e consentire a tutti i soci e socie di ritrovarsi anche entro fine anno per festeggiare degnamente il nostro centenario e magari anche per l’inaugurazione della nuova filiale di Nola”. – continua sotto –
A proposito, quest’anno cade il centenario della fondazione. “Esatto. Il 14 dicembre del 1921, all’ombra del campanile della Chiesa di S. Michele Arcangelo, veniva costituita in Casagiove per opera di volenterosi artigiani e contadini con il Reverendo don Lorenzo Centore la Cassa Rurale ed Artigiana ‘San Vincenzo de’ Paoli’, oggi Banca di Credito Cooperativo Terra di Lavoro. Siamo, quindi, nel centesimo anno di vita del sodalizio”. – continua sotto –
Quali sono i valori della Bcc Terra di Lavoro? “Abbiamo in questo ultimo anno notato con piacere che sui media, ma anche da realtà e istituzioni lontane per tradizioni e mentalità, l’uso di termini a noi molto cari quali: coesione, condivisione, inclusione, lavorare insieme, ‘non lasciare solo‘ e ‘indietro nessuno’. Questi concetti, anzi valori, per noi uomini della cooperazione, rappresentano il Dna da cui fin da sempre attingiamo e per i quali tanto impegno e dedizione abbiamo profuso negli ultimi 100 anni”. – continua sotto –
In poche parole una finanza a misura d’uomo? “Lei non è lontano dalla verità. Abbiamo, partendo da un’idea di finanza a misura d’uomo e per l’uomo, condizionato non di rado scelte finanziarie di portata globale semplicemente andando imperterriti controcorrente, dimostrando che sostenere sempre le persone, le imprese, le famiglie e i giovani è la chiave per assicurare un benessere diffuso e duraturo. Anche le nuove sfide della sostenibilità ambientale, nonché della digitalizzazione, vedono sempre in prima fila la cooperazione di credito. Siamo orgogliosi e convinti sostenitori del green di un mondo con meno disuguaglianze dove le persone contano più dei capitali e di interessi di parte. Ed è proprio con i principi della mutualità, della reciprocità e della solidarietà che confidiamo di essere in grado di realizzare il miracolo, la svolta”.