Aversa (Caserta) – La gloriosa sezione del Partito Democratico, intitolata al sindacalista Giuseppe Di Vittorio, commissariata. La notizia, certa, anche se non ancora ufficiale, dovrebbe servire per mettere fine alla divisione in atto tra i seguaci del presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero e quelli vicini all’ex consigliere regionale Stefano Graziano, tra cui il sindaco Alfonso Golia, che avevano in mano il circolo aversano con il segretario Francesco Gatto. Divisione che si era venuta a creare anche in consiglio comunale con ben quattro consiglieri Pd su sei passati all’opposizione. – continua sotto –
«Da tempo, come ho anche dichiarato in Consiglio Comunale, – ha dichiarato il capogruppo Paolo Santulli, leader dei dissidenti vicini a Oliviero – abbiamo chiesto il commissariamento della sezione, dove non esistono gli organi statutari, direttivo e segreteria. C’era un personaggio, residuo del monopolio antico della sezione, che riteneva di essere il padrone, che parlava a nome del Pd locale, rappresentando sé stesso». «La sua, becera, azione, – ha concluso l’ex parlamentare – si è sostanziata con l’ingiurioso manifesto contro di noi e gli inciuci con il sindaco, anch’egli parte del vecchio monopolio. Tali inciuci, hanno portato i suoi sodali, Caterino e Villano a ricoprire incarichi assessoriali. Un grande successo correntizio che ha sempre cercato una rivincita, dopo i noti insuccessi. Se questa è la decisione della Commissione di Garanzia, siamo particolarmente lieti, si comincia a fare giustizia. Un commissario dovrà mettere ordine in questa confusione, dove il sindaco, sostenuto dal suo movimento, la Politica che serve, dice di essere Pd, caccia dalla maggioranza, il capogruppo e altri tre consiglieri del Pd, rei di aver criticato il bilancio e di aver preteso, in grande fedeltà e vicinanza, fino all’ultimo, piccole, semplici correzioni, ad evitare di incorrere in responsabilità personali». – continua sotto –
«Apprendo da fonti non ufficiali – dichiara, da parte sua, Gatto – di un surreale ed illegittimo provvedimento di commissariamento del circolo del Pd Aversa che pare sarebbe stato deliberato nell’incontro della Commissione di Garanzia Regionale del Pd tenutasi nella giornata di martedì. Si tratta di un atto di una gravità inaudita». «Tale provvedimento – continua – è da considerarsi tre volte illegittimo, innanzitutto perché lo si è adottato circa un anno dopo il primo ricorso e più di 140 giorni dopo la seconda istanza contravvenendo a quanto previsto dalla normativa interna che prevede un iter di 60 giorni, pena il passaggio ad organismi superiori. Il secondo motivo di illegittimità sta nel fatto che la suddetta commissione, commette un macroscopico errore procedurale in quanto era tenuta ad esprimere un semplice parere ma solo se richiesto dal segretario provinciale. La terza irregolarità è relativa al fatto che è stato deciso senza i numeri richiesti. Di fatti pare che a votare in tal senso siano stati soltanto 4 membri e di questi 4 su 9 che compongono la Commissione soltanto due abbiano votato per l’ammonimento dei consiglieri “dissidenti” e per il commissariamento del circolo. La vicenda mi rammarica ma non mi stupisce viste le costanti ingerenze esterne operate della commissione». – continua sotto –
Chiude il vicesindaco e vicesegretario provinciale Pd, Marco Villano: «Mi pare assurdo commissariare un partito che dopo 20 anni ritorna ad amministrare la città e che vede tra i suoi iscritti sindaco, vicesindaco e vicesegretario provinciale e un assessore nonché presidente cittadino dello stesso partito e due consiglieri di maggioranza. Credo che il segretario Gatto faccia bene ad impugnare tale provvedimento qualora ci fosse stato alla commissione nazionale. Il partito dovrebbe sostenere le proprie amministrazioni non provare a distruggerle».