Aversa, il sindaco Golia: “7,2 milioni per riqualificazione quartieri popolari”

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – «Quando giravo con lo zainetto rosso e dai balconi leggevo gli striscioni con lo slogan della mia campagna elettorale “io ci credo” avevo un sogno. Oggi, parte di quel sogno si realizza nelle periferie. Sono troppo felice». E’ un Alfonso Golia che non nasconde la soddisfazione per il riconoscimento di un contributo di ben 7,2 milioni di euro per il recupero dei quartieri delle case popolari, noti in città come «le palazzine». Comune e Acer hanno visto classificare primo il progetto (redatto dal Dipartimento di Architettura dell’Università “Vanvitelli”, che ha sede in città) per la realizzazione di programmi di edilizia residenziale sociale Piers (Programmi di edilizia residenziale e sociale) con l’accattivante nome di «Aversa smart living». – continua sotto – 

«Oggi – ha continuato il primo cittadino – è un giorno bellissimo, non riesco a trattenere la gioia e la soddisfazione perché portiamo a casa un risultato storico: 7,2 milioni di euro per un intervento di rigenerazione urbana della periferia nord della nostra città. Un intervento, una promessa, con cui tante volte ci siamo lasciati con i residenti. “Non vi deluderò”, ricordate? E così è stato». Cosa accadrà in concreto? «Grazie a questo ingente finanziamento – è ancora Golia a parlare – andremo a funzionalizzare l’area e potremo effettuare un massiccio intervento sull’edilizia popolare, restituendo finalmente dignità a un quartiere da sempre puntualmente dimenticato dopo ogni campagna elettorale. Ad esempio, buttiamo giù il mostro, ossia l’immobile adibito ad archivio in piazza Giovanni XXIII. La soddisfazione è davvero tanta perché vince la nostra filosofia amministrativa, fatta di sinergia e collaborazione con le istituzioni del territorio, in primis le università e i musei con i quali abbiamo firmato protocolli operativi che aiuteranno Aversa a crescere». – continua sotto – 

Golia chiude preannunciando una conferenza stampa con esponenti della Regione Campania per i prossimi giorni e con i ringraziamenti a quanti hanno reso possibile questo riconoscimento che sfocerà in una rigenerazione urbana: «Grazie ad Acer, al Dipartimento di architettura dell’Università Vanvitelli, al vicesindaco Benedetto Zoccola, all’assessore Eleonora Giovine di Girasole, all’ex assessore ai servizi sociali Ciro Tarantino, ai consiglieri comunali che hanno seguito con caparbietà il progetto e a tutti coloro che ci hanno lavorato. Vogliamo lasciare una città migliore di quello che abbiamo trovato. E lavoriamo ogni giorno per questo. Non vi deluderò, non vi deluderemo». – continua sotto – 

Condizioni di vivibilità in miglioramento, almeno in prospettiva, quindi, per le centinaia di famiglie aversane ospitate in quelle estreme e dimenticate periferie rappresentate dai quartieri delle case popolari, quelli che ad Aversa sono tristemente noti come le “Palazzine”. Svolta nella manutenzione di alloggi, strade e spazi verdi gestiti dall’Acer, l’Agenzia Campana per l’Edilizia Residenziale, grazie alla collaborazione tra l’ente che ha preso il posto dell’Iacp e l’amministrazione Golia. Nello specifico, oltre all’abbattimento dell’edificio utilizzato quale archivio, previsto anche l’abbattimento di due palazzi fatiscenti con la contestuale ricostruzione. Interamente riprogettata, infine, piazza Giovanni XXIII oggi uno slargo desolante senza forma e respingente. «Dando seguito al lavoro svolto – ha dichiarato il presidente della Commissione Consiliare Urbanistica, Mimmo Menale – avremo non solo la riqualificazione degli edifici di edilizia residenziale pubblica esistenti in città ma anche la rigenerazione dei quartieri, dove oggi non ci sono servizi». «Con Acer – ha continuato l’esponente della maggioranza – c’è piena sinergia. Recuperare le periferie è un nostro obiettivo, oggi possibile grazie non alle misure varate dal governo per rilanciare il comparto dell’edilizia ma anche a questo sostanzioso finanziamento». – continua sotto – 

Dall’opposizione da registrare sull’argomento l’intervento di Gianluca Golia: «Fermo restando che la finalità del procedimento rivolto alla riqualificazione delle due aree (piazza Giovanni XXIII e Via del Popolo), rappresenta una cosa ottima per la città e, in particolar modo, per quelle aree ed i suoi abitanti, sarebbe opportuno non farla passare come una conquista politica di questa amministrazione. Non trovo, politicamente corretto, spendere come ‘propria’ una cosa che in realtà ha un’origine differente. Infatti, l’operazione principale si deve all’Acer (ex Iacp) che, grazie alla caparbietà di uno dei massimi dirigenti della società che gestisce quelle realtà abitative, l’ingegnere Luigi Della Gatta, ha intrapreso una dovuta collaborazione con il comune di Aversa (proprietario del suolo) che ha visto poi raggiungere positivamente l’obiettivo. Non trovo corretto sempre lo stesso atteggiamento di demonizzare il passato e le vecchie amministrazioni anche perché, già nel 2009, sotto la guida del sindaco Ciaramella, quegli stessi lotti abitativi, furono oggetto dei primi interventi di riqualificazione interna. Infatti, le opere che si verranno a fare riguarderanno le facciate perché, all’epoca, l’ex Iacp non erogò più fondi per continuare le opere di riqualificazione».

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