Trentola Ducenta, Apicella chiude di nuovo scuole e zittisce i “tuttologi del web”

di Redazione

Trentola Ducenta (Caserta) – «Abbiamo nuovamente dovuto chiudere le scuole cittadine. Una decisione che abbiamo preso solo dopo aver avuto conferma che i dati della diffusione del contagio fossero tali da richiedere una misura così forte. Dati che ci sono pervenuti dopo alcuni giorni trascorsi in stretto contatto con l’Asl competente che, solo oggi, ci ha rilasciato il parere favorevole alla chiusura delle scuole, considerata la notevole incidenza del contagio, che supera di oltre il 60% la media regionale, e la diffusione dello stesso tra la popolazione scolastica, come puntualmente riportato nell’ordinanza di chiusura (che è pubblicata sul sito del comune). Una decisione confortata anche dalla nota dei medici di medicina generale e da quella del comandante della Polizia locale che rimarcano una circolazione e una diffusione notevole del virus». Lo rende noto il sindaco Michele Apicella che anche stavolta deve affrontare le polemiche sorte via social in merito a tale decisione. – continua sotto –

«Orbene, come usualmente accade, – continua il primo cittadino di Trentola Ducenta – sul web monta la polemica di alcuni che, strumentalmente e senza alcuna competenza specifica e senza nemmeno prendersi la briga di dare un’occhiata ai numeri e alle motivazioni espresse nell’ordinanza, si ergono a paladini della didattica in presenza e confutano le decisioni assunte nell’interesse e a tutela dei giovani alunni delle scuole presenti sul nostro territorio. Ebbene, a costoro vorrei spiegare che il numero degli attualmente positivi non dà alcuna indicazione sulla crescita o diminuzione del contagio ma cristallizza un momento, rappresentando numericamente solo chi si trova nella condizione di positività senza nulla riferire circa il determinarsi di quel numero. Per essere più chiari, non riferisce il numero dei nuovi contagiati ma calcola solo il numero degli attualmente positivi che si determina sottraendo a quelli del giorno precedente il numero dei guariti e sommando quello dei nuovi positivi. Se, dunque, il numero degli attualmente positivi è inferiore rispetto a quello del giorno precedente, ciò non significa che la curva del contagio è in discesa, perché, paradossalmente, potrebbe anche essere in evidente aumento». – continua sotto –

«Per essere più chiari – sottolinea Apicella – faccio un esempio: mettiamo il caso che ieri i positivi erano 300 e che oggi a fronte di una sorprendente ascesa delle guarigioni, ci siano stati 150 casi di negatività controbilanciati da 100 nuovi casi, il numero dei positivi attuali scenderebbe a 250 ma è evidente che non siamo di fronte a una remissione del virus, anzi tutt’altro. Tuttavia, ai tuttologi del web questi dati non servono perché loro conoscono tutte le forme del virus e i modi del contagio. D’altronde, se qualcuno sul web affermasse l’ovvio, e cioè che 2+2 fa 4, sono certo che ci sarebbe sempre il matematico di turno pronto a confutare questa tesi rifacendosi a una teoria della relatività di sua scoperta. Pertanto, invito tutti i cittadini a stare tranquilli e a tenere presente che tutte le decisioni assunte da questa Amministrazione sono dirette a tutelare il bene comune e in questo caso a tutelare la salute pubblica».

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