Trentola Ducenta (Caserta) – Con la deliberazione di giunta del 29 marzo 2021, l’amministrazione comunale adottando il piano triennale del fabbisogno del personale 2021/2023 ha posto le basi per l’assunzione a tempo indeterminato di 16 lavoratori socialmente utili che, finalmente, giovedì 8 aprile hanno potuto firmare il contratto di assunzione a tempo indeterminato. – continua sotto –
Gli Lsu erano già divenuti indispensabili per il buon funzionamento della macchina comunale, data la carenza di personale che si è fatta sentire sempre di più col passare degli anni. Condizione questa che affligge anche molti altri comuni dell’Agro aversano dove i lavoratori socialmente utili spesso fanno molto più di quanto dovrebbero per sopperire allo scarno numero di dipendenti comunali ma senza alcun riconoscimento ufficiale. Il sindaco Michele Apicella lo ha definito, perciò, un provvedimento storico con il quale è stata riconosciuta dignità a dei lavoratori che hanno dato tanto alla città di Trentola Ducenta. I sedici lavoratori, quindi, sono stati assunti a tempo indeterminato con orario di lavoro a tempo parziale con un monte ore aumentato a 18, come specificato nel provvedimento. – continua sotto –
Il primo cittadino parla di una decisione assunta «non solo per rispetto dell’impegno profuso negli anni da questi lavoratori, divenuti indispensabili per il Comune che ha subito una lenta ma inesorabile depauperazione del personale, ma anche delle loro famiglie. Un risultato storico, dunque, che va ascritto all’amministrazione tutta, assessori e consiglieri, agli uffici comunali preposti, che hanno svolto un’importante azione di stimolo e di affiancamento nella procedura. Da molto tempo, forse da troppo, – continua il sindaco Apicella – questi lavoratori hanno operato alla stregua dei dipendenti, anche se di fatto non lo erano. Insomma, una situazione inaccettabile: che reclamava con forza un intervento risolutore. Ci siamo impegnati e siamo riusciti a infoltire la pianta organica del Comune quasi inesistente, ridotta all’osso, e sicuramente insufficiente a garantire tutti i servizi e ad assolvere alle nuove e sempre più complesse incombenze».