Villa Literno (Caserta) – Riceviamo e pubblichiamo alcune riflessioni dell’avvocato Angelo Claudio Bocchino sulla situazione politica a Villa Literno in vista delle prossime amministrative. «Non si sa ancora quante liste e quanti candidati sindaci si contenderanno l’ambìto scranno alle elezioni amministrative di ottobre prossimo. Di certo assisteremo ancora una volta alle strategie, o meglio dire “stra-personali” politiche, viste le trasformazioni e commistioni che da ultimo abbiamo avuto il dispiacere di vedere la maggioranza diventare minoranza e viceversa. Di sicuro non potrà sfuggire al cittadino onesto, attento e scrupoloso, di quali necessità e benessere ha bisogno il paese. Di sicuro il cittadino saggio sa bene che la credibilità, oramai in via di estinzione, si fonda sui tempi certi e i modi concreti per risolvere le ataviche problematiche della nostra martoriata cittadina. – continua sotto –
Ecco perché invito tutti a tenere alta l’attenzione e la critica sui “venditori di fumo”, sui “trasformisti”, sui “politicanti di mestiere”, sui ” falsi salvatori della patria”, sui “millantatori di turno”. Tra l’altro, non posso non sollecitare la vostra attenzione sulle problematiche della “Terra dei Fuochi” osservando, purtroppo, che l’interesse tanto seguito si sia quasi assopito, metabolizzato in una sorta di rassegnazione e di speranza che qualcosa sarà fatto. Ma, ahimè, nulla ancora si profila all’orizzonte! Se non qualche irrisorio e trascurabile bonifica in termini di “centimetri” rispetto ai “kilometri” di monnezza ancora lì collocata dopo oltre 10 anni. – continua sotto –
Cosa si sta facendo? Quali provvedimenti sono stati ulteriormente adottati o da adottare in tempi brevi? E’ pur vero che l’emergenza virale trova ora precedenza su tutto, ma nemmeno in termini di proposte vedo aprirsi un dialogo politico sul futuro delle migliaia di tonnellate di rifiuti che ancora continuano a violentare e a dare una falsa rappresentazione della terra liternese , fonte di ricchezza per generazioni di contadini, lavoratori, peraltro, abbandonati al proprio destino nel mentre andavano sostenuti sia loro che i prodotti coltivati che mai hanno ottenuto un riconoscimento ufficiale a livello provinciale e regionale. Spero che qualcuno inizi a discutere di tali questioni e sappia dare risposte concrete ai cittadini che alle prossime elezioni non potranno non verificare ed accordare la fiducia soltanto a chi, realmente e con coscienza, sappia fornire valide e serie garanzie di impegno ad occuparsi del futuro della nostra cara e amata terra».