Scuola, in Campania anche superiori in presenza: no da molti sindaci

di Redazione

Tornano tra i banchi quasi tutti gli studenti della Campania nel primo giorno in cui la regione si colora di arancione. Due settimane dopo il rientro a scuola degli alunni fino alla prima media, oggi la campanella è suonata anche per gli studenti delle seconde e terze superiori di primo grado e per buona parte degli alunni delle superiori, oltre 300mila in Campania, per cui e’ disposta la scuola in presenza per almeno il 50% della classe. – continua sotto – 

Ingressi regolari a Napoli ma non in tutti i capoluoghi campani: i sindaci di Benevento, Clemente Mastella, e Avellino, Gianluca Festa, hanno deciso di prorogare la Dad, chiudendo tutti gli istituti superiori per l’intera settimana. Una decisione assunta da decine di altri comuni della Campania. E non si fermano le azioni messe in campo dai gruppi di genitori favorevoli o contrari alla didattica a distanza. L’associazione “Scuole Aperte” chiede che si seguano alla lettera i protocolli ministeriali su eventuali casi di contagio, segnalando “diversi episodi anomali di messa in quarantena di classi e insegnanti o di chiusura di interi plessi scolastici. La circolare ministeriale 3787 dovrebbe essere applicata solo ai casi sospetti di variante, invece le Asl considerano qualunque contagio in ambito scolastico come un caso di variante. A Torre Annunziata, per esempio, il plesso Caravelli dell’istituto Alfieri è stato chiuso con ordinanza sindacale per 15 giorni per la presenza di soli tre allievi positivi. – continua sotto – 

Ad Aversa, il plesso Borgo è stato chiuso fino al 28 di aprile per un solo caso di positività. In altri casi, gli istituti restano aperti ma intere classi e decine di insegnanti vengono posti in quarantena perché ritenuti tutti, indistintamente, contatti stretti dei positivi, non considerando l’uso di mascherine e il fatto che si siano rispettate le misure di prevenzione”. Il gruppo “Tuteliamo i nostri figli” ha invece promosso una petizione contro la riapertura delle scuole. “Lasciamo che i ragazzi finiscano la scuola con tranquillità in Dad – si legge nel testo della petizione indirizzata Mario Draghi e a Vincenzo De Luca – nel frattempo la scuola avrà tempo a sufficienza per adeguarsi agli standard di sicurezza”. – continua sotto – 

Sul fronte trasporti, le aziende del Tpl si sono mosse in velocità per adeguarsi alle disposizioni introdotte con ordinanza dal governatore De Luca, riattivando i servizi aggiuntivi “in tempo utile a consentire l’operatività dei servizi scolastici nel rispetto delle vigenti disposizioni in tema di limiti alle presenze a bordo dei mezzi e delle altre disposizioni vigenti”. Anm mette in campo 40 bus in più su 11 linee, mentre Eav istituisce nei giorni feriali, compreso il sabato, i servizi automobilistici aggiuntivi, ad uso prevalentemente scolastico, su 24 tratte. – continua sotto – 

Ma i sindacati chiedono misure adeguate per tutelare la sicurezza: aggiornamento dei protocolli, ulteriore potenziamento dei trasporti e una maggiore differenziazione degli orari di ingresso e uscita degli studenti. La Filt-Cgil di Napoli e della Campania chiede che “una volta conclusa la campagna vaccinale per i soggetti prioritari siano vaccinate tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del trasporto che stanno garantendo la mobilità delle persone e delle merci. Occorre mettere in sicurezza tale categoria, tutelando gli operatori front line che sono quotidianamente esposti al rischio di contagio”.

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