di Donato Liotto – “Ciao come stai, (domanda banale penserete, ma solitamente è sempre così che si inizia una conversazione telefonica) ho saputo che stai male, ma so anche che stai lottando come un leone, e che non molli di un centimetro. Certo amico mio, immagino che sia davvero dura per te, ti è caduto un macigno enorme addosso, inaspettato, ed ha avuto un effetto simile a una frana gigantesca che si abbatte e riversa in una diga (vita) travolgendo tutto e tutti. – continua sotto –
Certo, la strada sarà lunga e tortuosa per guarire, dai, vedrai che passa la nottata. Le cure che stai facendo, presto o tardi, porteranno delle migliorie, e ti faranno guarire, io sono certo di questo. Forse sì, forse no, e questa, è una frase intrisa di speranza e tristezza che ci pervade dentro. Saranno mesi lunghi, ci varrà del tempo per te, ma ho saputo che la terapia sta procedendo e, che ne avrai ancora per poco, difatti ti sento sereno se posso dire così, sai, mentre ti ascolto dalla tua voce si percepisce che stai meglio. Tante volte, chi sta male, si mostra sorridente agli altri, non è così, il più delle volte lo fanno solo per non far preoccupare le persone amate. Ma stanno male, caspita se stanno male! – continua sotto –
Ho saputo, e meno male aggiungo, che ti hanno fatto anche il vaccino Covid, e visto il tuo stato di salute è davvero importante averlo fatto! Sì, hai ragione a dirlo, visto i tanti ritardi che hai dovuto subire a causa di questa pandemia, interventi e tanto altro che ti hanno fatto dopo mesi a causa del Covid, sembra quasi esista solo questo virus, tanto da far pensare che la tua patologia fosse simile a un semplice raffreddore, e senza rendersi conto che, tanti ritardi fanno rischiare seriamente la vita! Sai amico mio, come te, chissà quanti stanno subendo questo calvario, ma non ci pensiamo ora. Stavo anche riflettendo su una cosa, sentirti dire che malgrado tutto, proprio a te, non tutto è andato storto, sembra davvero una barzelletta, difatti, ci penso, certo che ci penso, come non pensare a quello che stai vivendo, a quello che stai sopportando giorno dopo giorno, al fatto che ogni attimo che vivi è quasi un dono, già un dono, in fondo lo è per tutti noi vivere un giorno in più. – continua sotto –
La differenza? È che noi non lo apprezziamo, non lo capiamo, almeno fin quando non succede qualcosa di grave, proprio come è successo a te. Per questo, sono certissimo di affermare, che i tuoi affetti ti sono grati, ti sono grati perché vedono in te un guerriero indomito, intorno a te, solo pensieri positivi, di questo c’è bisogno, a volte capita che accadono momenti, episodi che ti fanno stare male, soprattutto ti rendono indifeso, vulnerabile, eppure ogni qualvolta, tu hai saputo reagire, e sei ritornato a essere ottimista. – continua sotto –
Caspita che coraggio! Il solo pensare di lottare contro un male simile, ti rende simile ad una formica indifesa, ad una farfalla che vola che se si appoggia sulle tue gambe, tu fai attenzione a non toccarla, lo sai bene, le sue ali sono delicate, basta davvero un nonnulla per danneggiarle, se avvenisse, le impediresti di volare via, libera e ovunque. Sì, sono pensieri tremendi questi, li tengono tutti coloro che lottano per la propria vita contro malattie invincibili e maligne. Dai, io posso solo dirti che presto o tardi, ci permetteranno di rivederci. Una promessa: Salgo in auto amico mio, e verrò da te. Lo so che desideri tanto anche tu come me, di rivederci, lo faremo. Prepara un buon caffè, e mi raccomando, ti impongo di aspettarmi, mi devi aspettare. Buona Pasqua a te, alla tua famiglia, e a quanti soffrono in un letto a causa di queste malattie infide”.