Napoli, “Legami e radici”: la storia di Barra affidata ai giovanissimi

di Redazione

Napoli – Il territorio della sesta Municipalità del Comune di Napoli, in particolare quello del quartiere Barra, è uno dei più difficili. Questo luogo, pur essendo integrato alla città, ne è separato in quanto le aree del centro storico che partono dalla stazione centrale si interpongono alla zona industriale: un susseguirsi senza soluzione di continuità di periferia urbana, stratificatasi per effetto di una crescita esponenziale di edilizia prevalentemente popolare ed in cui l’incuria, il degrado e soprattutto la criminalità giovanile ne fanno da padroni. In questa situazione i “Beni comuni” sono spesso percepiti come oggetti da depredare anche con modalità perverse o semplicemente, nella migliore delle ipotesi, da ignorare. – continua sotto –

Tuttavia, girando in questa parte della città, emergono dal degrado, come isole, veri e propri gioielli nati in altre epoche, quando quest’area era parte importante del “Miglio d’Oro”. Proprio per sensibilizzare alla cura e alla valorizzazione dei Beni comuni, il Mo.V.I. Fedrazione Provinciale Napoli, in collaborazione con le istituzioni e con altre realtà di Terzo settore, ha attivato il progetto Legami e Radici, finanziato dalla Regione Campania con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. – continua sotto –

L’iniziativa punta a recuperare il ruolo del “Quartiere” come “bene comune” ricco di storia e di cultura e infondere, soprattutto nelle giovani generazioni, la speranza di un riscatto personale, della propria comunità e del luogo in cui vivono, stimolandoli ad una presa di coscienza dei propri diritti esercitando una cittadinanza attiva. IN ALTO IL VIDEO 

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