Cinque arresti eseguiti, tra le province di Bari, Foggia e Lecce, dai carabinieri nel corso dell’operazione “Lockdown” che ha sgominato un gruppo criminale dedito ai furti di auto e ricettazione. Dalle indagini, condotte tra febbraio e luglio 2020, è emersa l’esistenza di una banda, originaria di Bitonto, che avrebbe rubato vetture, in particolare a Bari, trasportandole verso un autodemolitore del Foggiano dove si procedeva a smontare pezzi per poi immetterli in un mercato parallelo. I furti sono avvenuti anche durante il periodo del lockdown nazionale della primavera 2020. – continua sotto –
Secondo gli investigatori, il gruppo sceglieva il veicolo da rubare solo dopo un accurato sopralluogo e utilizzava, all’occorrenza, centraline clonate e chiavi contraffate. La fuga sarebbe stata garantita da una staffetta che segnalava l’eventuale presenza delle forze di polizia. Le vetture, una volta rubate, venivano nascoste in un uliveto nelle campagne di Bitonto e “bonificate” da sistemi di allarme e geolocalizzazione. Il valore complessivo delle auto rubate è di circa 200mila euro mentre il giro d’affari del circuito illecito è stato quantificato in circa 1.500 euro relativi al prezzo di ogni auto ceduta al ricettatore, il quale, a sua volta, la piazzava a un prezzo non inferiore a 1.800 euro. – continua sotto –
E’ stato accertato, inoltre, come gli arrestati fossero intenzionati ad incendiare l’autovettura di un sottufficiale dell’Arma, quale “ritorsione” per aver recuperato parte di un carico di generi alimentari, proveniente dal Fondo aiuti europei agli indigenti e destinato ad un’associazione umanitaria di Bari, trafugato da uno degli indagati durante un raid notturno. IN ALTO IL VIDEO