Aversa – Mercato ortofrutticolo, alcuni operatori ricorrono ad abusivismo e Amministrazione continua a “non decidere”

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – La struttura, un vero e proprio mercato ortofrutticolo all’ingrosso abusivo realizzato, in linea d’aria, a pochissima distanza da quello di viale Europa chiuso da 20 mesi, era operativa da tempo. Nell’inverno scorso i carabinieri della compagnia di Aversa vi avevano già eseguito un controllo e ne avevano disposto la chiusura. Nei giorni scorsi la scoperta che le attività erano riprese in quegli stessi capannoni di via Vecchia Aversa, al confine con Casaluce. Una decina gli operatori del mercato ortofrutticolo che visi erano trasferiti vendendo frutta e ortaggi all’ingrosso. – continua sotto – 

Una struttura, che, come hanno potuto accertare i controlli delle forze dell’ordine, è risultata totalmente abusiva, priva com’era di qualsiasi tipo di autorizzazione per poter commercializzare alimenti. A questo proposito non sono mancati anche i prescritti controlli degli ispettori dell’Asl Caserta che hanno rilevato il mancato rispetto delle normative sanitarie per la commercializzazione di prodotti alimentari ed il mancato rispetto degli obblighi di sicurezza sui luoghi di lavoro, segnalando quest’ultimo aspetto all’Inail. «Questi colleghi – ha affermato un operatore della struttura di viale Europa – non possono essere in alcun modo colpevolizzati, considerato che hanno cercato solo di trovare un modo di sopravvivere a fronte della sciatteria con la quale è stata seguita dall’amministrazione comunale la vicenda della riapertura del mercato ortofrutticolo. Non si possono impiegare due anni per realizzare lavori che in un paio di mesi si potevano eseguire, soprattutto se è in gioco la sopravvivenza economica di oltre trecento nuclei familiari indotto compreso». – continua sotto – 

La riapertura della struttura (prevista comunque solo in maniera parziale da parte dell’amministrazione comunale che ne è la proprietaria) sembrerebbe non avvenire, da quanto si prospetta, nemmeno per quest’estate, tenuto conto che anche la delibera che il neo assessore Francesco Sagliocco ha posto all’ordine del giorno, non ne prevede la ripresa, ma solo una delega di trenta giorni al dirigente Stefano Guarino per verificare chi è in regola con i pagamenti. Praticamente il nulla, anzi anche peggio. – continua sotto – 

Ma, andiamo per ordine, cercando di illustrare la situazione dal punto di vista amministrativo. Il tutto senza sottolineare che l’amministrazione e i suoi dirigenti hanno scelto di non decidere, rinviando il tutto alla decisione che adotterà il Consiglio comunale. La discussione su questa bozza di delibera (che l’amministrazione comunale ha descritto come risolutrice di ogni ostacolo, ma che si limita a dare trenta giorni al dirigente per verificare quali sono gli operatori in regola con i pagamenti) si terrà nella seduta del Consiglio che il presidente dell’Assise cittadina, Carmine Palmiero, ha convocato per venerdì prossimo, alle 15.30, e, in seconda convocazione, per la stessa ora del lunedì successivo. – continua sotto – 

Il dirigente Guarino avrebbe, quindi, sino a fine giugno per effettuare la verifica dei morosi. Questa attività, però, non è assolutamente di aiuto per decidere chi dovrebbe rientrare, perché in teoria, tutti gli aventi diritto potrebbero rientrarvi. Basti pensare a chi non ha pagato, ma ha scelto di rivolgersi all’autorità giudiziaria per impugnare le diffide dell’amministrazione. Insomma, quest’ultima si ritroverebbe a fine giugno a non aver deciso chi dei poco meno di 50 operatori dovrebbe rientrare nella struttura mercantile dopo quasi due anni di chiusura forzata. Giunti a luglio, in pratica, a meno di un’accelerazione che è difficile ipotizzare, nulla si muoverà sino a settembre e il mercato continuerà a rimanere desolatamente chiuso.

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