Aversa (Caserta) – Rubati i pacchi alimentari per i poveri custoditi nel Palazzetto dello Sport ad Aversa. Notte tempo, sono stati sottratte diverse decine di pacchi alimentari che le associazioni cittadine di volontariato stavano gestendo con l’aiuto dell’assessorato politiche sociali. Secondo un primo bilancio dei danni, ad essere sottratti anche attrezzi sportivi utilizzati dagli atleti che frequentano il palazzetto cittadino. Questi vandali-ladri hanno anche rotto il rubinetto di una fontana (che si è già provveduto a riparare) e vari dispenser di prodotti nel tentativo di appropriarsi dei pochi spiccioli che contenevano. – continua sotto –
Gli agenti della Polizia municipale sono intervenuti tempestivamente grazie allarme che è scattato nella sala operativa del comando aversano, ma i malviventi sono riusciti a fuggire e a far perdere le proprie tracce prima che i caschi bianchi giungessero sul posto. Ad essere portati via i pacchi alimentari per i poveri che contenevano prodotti di prima necessità, quali pasta, farina, olio, pomodori pelati, latte e pannolini per neonati. Rimane il dubbio se siano stati sottratti per bisogno (e non è questa l’ipotesi privilegiata) o per rivenderli sul mercato lucrandoci. – continua sotto –
«Rubare a chi non ha già nulla – ha dichiarato il consigliere comunale Mariano Scuotri, tra i più attivi nel mondo del sociale e del volontariato – è da vigliacchi. Questo anche purtroppo è successo nell’episodio vandalico che ha interessato il Palazzetto dello Sport: oltre a rubare attrezzi delle nostre squadre sportive, colpendo così il settore dello sport messo duramente alla prova dal periodo pandemico, questi manigoldi hanno anche rubato generi alimentari della raccolta curata dal nostro efficiente Nucleo di Emergenza Sociale». «Per fortuna – ha concluso l’esponente de “La Politica che Serve” – i nostri vigili urbani sono intervenuti abbastanza tempestivamente per evitare ulteriori danni. Esprimiamo sconcerto ma allo stesso tempo con fermezza dichiariamo che non saranno pochi farabutti a rovinare il lavoro della parte sana e bella della città, ovvero del mondo dello sport e del volontariato».