Beni per un valore complessivo pari a 80 milioni di euro sono stati sequestrati dai carabinieri a Giuseppe Magno, 55enne di Andria, arrestato il 18 aprile dell’anno scorso dopo 11 anni di latitanza e considerato dagli inquirenti il re degli assalti ai danni dei portavalori. Si tratta di beni mobili e immobili tra cui aziende, beni di lusso, appartamenti e conti corrente. – continua sotto –
Il provvedimento è stato emesso dall’Ufficio misure di prevenzione del Tribunale di Bari, su proposta della procura di Trani, che ha ricostruito “la provenienza illecita delle risorse finanziarie utilizzate dal 55enne e dai suoi più stretti familiari”, dimostrando come nel corso degli anni sia riuscito a investire i proventi “delle sue attività delittuose”, dicono gli inquirenti, “nell’acquisto di beni e nella creazione di varie aziende agricole”. – continua sotto –
Il primo arresto a carico dell’uomo risale al 1988 per un furto di auto. Da allora, riportano i carabinieri, ha collezionato furti, ricettazioni, rapine, reati in materia di armi e rapine a portavalori fino al tentato omicidio di una guardia giurata durante un fallito assalto a bancomat. Poi la latitanza e l’arresto dell’aprile dello scorso anno. Al 55enne e alla sua famiglia sono stati sequestrati 119 terreni agricoli, per un’estensione totale di oltre 530 ettari, 3 aziende agricole, 6 autovetture (tra cui una Porsche Panamera), disponibilità finanziarie varie e 29 immobili, tra cui un autoparco di via Canosa e il “Castello”, la sua abitazione e simbolo del suo potere del valore stimato di circa tre milioni di euro. IN ALTO IL VIDEO