Aversa (Caserta) – «Alla luce della sentenza della Corte Costituzionale dei giorni scorsi che dichiara incostituzionale la norma che consente di spalmare eventuale disavanzo su 25 anni, siamo stati costretti a rivedere l’intero impianto della bozza di bilancio preventivo 2021 e la situazione si fa critica». Lancia l’allarme l’assessore, tecnica, alle Finanze, Francesca Sagliocco. – continua sotto –
L’esponente dell’esecutivo Golia fa riferimento ad una decisione della Consulta che taglia una norma che aveva utilizzato anche il Comune di Aversa per spalmare circa 3 milioni di euro e mette in concreto pericolo la tenuta dei conti dell’Ente. Conti che, in verità, l’amministrazione in carica aveva già ereditato in pessimo stato. Una situazione, quella contabile, che, almeno ufficialmente, ha portato anche una parte della maggioranza (ben sette consiglieri, ma uno è rientrato in questi giorni) a prendere le distanze votando addirittura contro il bilancio consuntivo 2019 nello scorso mese di dicembre dando vita ad una nuova maggioranza, sovvertendo l’esito delle elezioni amministrative del maggio 2019. – continua sotto –
«Il dissesto – afferma l’assessore Francesca Sagliocco – non dovrebbe mai essere una scelta politica, ma tecnica, ed io penso che Aversa riuscirà a non dichiararlo, ma stiamo effettuando una serie di valutazioni. Certo è, e questo lo sto affermando sin dal primo momento del mio insediamento, che i conti del Comune di Aversa non sono certamente floridi e questo, ovviamente, significa che, seppure, come penso, riuscissimo ad evitare il default non ci sarà consentito di fare granché se non coprire le spese essenziali, anche se sta alla bravura degli amministratori riuscire a fare qualcosa in più in momenti difficili quali sono quelli attuali e non solo per questa sentenza della Corte Costituzionale che, ovviamente, non interessa solo Aversa ma anche grandi comuni». Cosa si potrà fare in una situazione di ristrettezze come quella attuale? Sagliocco non ha dubbi: «Solo scelte pensate cercando di dare un impulso alla riscossione delle entrate, cosa che già stiamo facendo grazie ad un nuovo agente della riscossione. Vorremmo anche dare una nuova linfa agli accertamenti e alla gestione dei canoni idrici, ma, purtroppo, ad oggi dobbiamo fare i conti anche con l’esiguo numero di dipendenti. Oggi abbiamo meno di 200 dipendenti a fronte di una normativa che prevede una unità ogni 100 abitanti (Aversa ha 52mila abitanti, ndr) e questo spiega anche le difficoltà nell’erogazione dei servizi». – continua sotto –
Sagliocco commenta anche le scelte effettuate dall’amministrazione per aiutare i commercianti a fronte della situazione pandemica e lo stop forzato dovuto al lockdown: «Abbiamo emanato un bando Tari per l’esenzione totale per chi è stato proprio chiuso ed esenzione parziale con gli altri. L’iniziativa, però, ha avuto un ridotto successo, hanno aderito solo 300 commercianti, forse perché chi partecipava, per usufruirne, doveva essere disponibile a mettersi in regola con i tributi arretrati anche rateizzando il debito. Questo la dice lunga sull’alta percentuale di morosità che abbiamo». L’assessore lancia anche un’idea per cercare di risolvere la bomba sociale che cova sotto la cenere: il recupero dei fitti per le abitazioni comunali di via San Lorenzo oggetto di indagini da parte della magistratura contabile: «Premetto che è un pensiero del tutto personale. Credo che bisogni tentare l’alienazione di questi immobili con un diritto di prelazione per gli attuali aventi diritto. In questo modo potremmo risolvere più di un problema, da quelli di bilancio a quelli di dover recuperare i canoni di fitto alla manutenzione».