Aversa (Caserta) – Realizzare un corridoio pedonale, tramite l’installazione di paletti parapedonali, nelle vicinanze dell’ingresso della mensa della Caritas. Lo chiede, tramite una mozione al Consiglio comunale, il consigliere di opposizione Alfonso Oliva, di Fratelli d’Italia, alla luce delle lunghissime file di persone che quotidianamente si creano sul posto. – continua sotto –
“Durante la pandemia – spiega Oliva, che per la mozione ha ricevuto la consulenza del responsabile Sicurezza del circolo aversano di Fdi, Giuseppe Carli – si è, purtroppo, moltiplicato il numero degli utenti della mensa Caritas i quali, sin dalle ore 10 del mattino, si pongono in fila su via Cesare Golia, all’altezza del civico 39, in prossimità dell’ingresso della mensa. L’incolumità degli utenti in fila è quotidianamente minata da numerose vetture, i cui conducenti sono costretti a fermarsi, con notevoli ripercussioni sul traffico del centro storico, per non investirli, anche a causa dei dissuasori presenti sul lato opposto della carreggiata che inevitabilmente hanno ridotto la corsia di marcia restringendola verso il lato destro”. A tal proposito, Oliva ricorda che “il direttore della Caritas Diocesana di Aversa, don Carmine Schiavone, in data 11 dicembre 2020, ha richiesto la concessione per l’installazione, a proprie cure e spese, di paletti parapedonali su tutto il lato sinistro di via Cesare Golia, in prossimità dell’ingresso della mensa. Ma tale istanza è rimasta inevasa. – continua sotto –
Ritenendo che “la sicurezza dei cittadini non ha alcun colore politico” e che, pertanto, “è dovere dell’amministrazione tutelare e prevenire”, Oliva chiede al sindaco, alla giunta e al Consiglio di “compiere tutti gli atti conseguenziali per posizionare i dissuasori della sosta su tutto il lato sinistro di via Cesare Golia, all’altezza della mensa della Caritas, al fine di tutelare la sicurezza e l’incolumità degli avventori dei servizi di assistenza sociale della Caritas e di migliorare la viabilità del tratto di strada di interesse, mediante la creazione di un percorso delimitato ‘ad hoc’, riservato ai fruitori della mensa, un vero e proprio corridoio”.