Aversa (Caserta) – “Buongiorno preside, Le comunico che questa mattina verranno dei tecnici per esaminare le condizioni dell’edificio scolastico”. Questo il senso delle parole che Emilia Tornincasa, dirigente scolastica della scuola primaria “Linguiti” di via de Chiara, ha ascoltato in una brevissima telefonata che ha ricevuto dal sindaco Alfonso Golia. Poco dopo ha ricevuto la visita di tecnici in ordine ad un progetto che prevede l’abbattimento dell’edificio per ricostruirlo ex novo. – continua sotto –
Una realizzazione che, stando a quanto sembra abbiano espresso i tecnici, presenterebbe un po’ di difficoltà dal momento che la nuova struttura dovrebbe sorgere sullo stesso terreno su cui insiste l’attuale edificio del Secondo Circolo Didattico e dovrebbe essere dotata di tutto, perfino di quella palestra che la scuola non ha mai avuto e che la dirigente ha segnalato più volte, così come ha segnalato, senza successo, la carenza di aule legata all’indisponibilità del plesso Sant’Agostino che ospitava 250 allievi della Linguiti, chiuso dal 2018, portando il numero complessivo di studenti a oltre 1200. – continua sotto –
Attualmente la scuola è al limite minimo di sopravvivenza pari a 600 alunni, basterebbe scendere al di sotto di pochissimi allievi e il Secondo Circolo verrebbe cancellato dalle scuole autonome della città per essere inglobato in un altro istituto, cancellando un pezzo di storia di Aversa giacché la Linguiti è stata una delle prime scuole dell’infanzia ed elementari della città. Probabilmente la dirigente non avrebbe nulla da dire se l’amministrazione comunale avesse indicato dove collocare gli alunni del Secondo Circolo, finché esiste in autonomia, in attesa della realizzazione dell’opera prevista, pare, nel piano triennale delle opere pubbliche, ma questo non è accaduto malgrado l’amministrazione abbia la disponibilità di una ex scuola privata presente in via Mancone, di proprietà della Curia, presa in affitto nel 2016 dal comune di Aversa e ad oggi mai utilizzata. Avrebbe dovuto ospitare tre scuole aversane, tra cui il Secondo Circolo, per consentire attività didattica nel rispetto delle norme anti-Covid relativa al distanziamento ma, in realtà, né prima né durante la pandemia quella struttura è stata utilizzata rappresentando soltanto una spesa per le casse comunali. Ed ora si punta a utilizzare 3 milioni di fondi statali e regionali per abbattere la scuola e ricostruirla. – continua sotto –
Considerando il tempo necessario a realizzare l’impresa, sarebbe logico domandare se la scuola ricostruita potrebbe essere ancora utilizzabile per il Secondo Circolo che probabilmente già nel prossimo anno potrebbe chiudere definitivamente per carenza del numero di alunni necessari alla sopravvivenza autonoma. Di conseguenza, il progetto per una scuola destinata all’infanzia e alle classi elementari andrebbe modificato per renderla disponibile ad un altro tipo di utenza. “E’ questa l’intenzione dell’amministrazione?”, si domanda la dirigente, e con lei i genitori dei bambini che frequentano il primo anno scolastico e la scuola d’infanzia connessa al Secondo Circolo.