Aversa, una discarica sulla futura pista di atletica: Santulli e D’Angelo scrivono al Prefetto

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Arca Atletica Aversa e Agro Aversano continua a fare incetta da decenni di titoli prestigiosi ovunque. La compagine, con una storia ultratrentennale, continua, però, a non poterlo fare ad Aversa dove, nonostante ci siano fondi e atti, sembra non esserci la volontà politica per realizzare la pista di atletica leggera. Da sempre gli atleti dell’Arca sono costretti ad arrangiarsi allenandosi in strada, soprattutto dopo che anche il mitico «Zero», un anello di asfalto tra Aversa e Cesa, è stato cannibalizzato da palazzi. – continua sotto – 

Da qui la nuova interrogazione di Paolo Santulli e Eugenia D’Angelo sulla mancata realizzazione della pista nonostante tutto sia pronto. A circa dieci mesi dalla scoperta di immondizia sull’area interessata, dopo il sopralluogo sull’area dell’ex campo profughi di Carinaro, tutto è ancora fermo, nemmeno la ditta o il professionista che deve valutare la consistenza dei rifiuti sono stati ancora scelti. «Senza la bonifica, che ovviamente si potrà fare solo dopo aver valutato la composizione dei rifiuti, e ovviamente dopo che sarà fatto un ulteriore bando di gara per trovare la ditta che dovrà togliere l’immondizia, – scrivono i due esponenti del Pd – i lavori, la prima pietra, non potranno essere iniziati». Insomma, quanto ancora ci vorrà, valutato che, come adombrano Santulli e D’Angelo, «nessuno ha interesse ad accelerare i tempi visto che i fondi della pista vengono da tempo utilizzati per pagamenti diversi». – continua sotto – 

Da qui l’interrogazione inviata, oltre che al sindaco ed al presidente del Consiglio comunale, anche al prefetto di Caserta, nella quale Santulli e D’Angelo ricordano che una precedente interrogazione a risposta scritta del 9 febbraio scorso non è stata ancora evasa, nonostante il regolamento comunale preveda, al massimo, 15 giorni per la risposta. Per gli interroganti «i ritardi dell’iter per la realizzazione della pista si sono ancora di più dilatati, in quanto, ai precedenti ritardi dal mese di luglio, si sono aggiunti ulteriori circa cento giorni dal momento in cui l’ufficio tecnico avviava l’indagine di mercato per l’individuazione di operatori economici cui affidare le attività di caratterizzazione dei rifiuti insistenti sull’area destinata all’opera, cosa che purtroppo non ancora si è realizzata». Secondo Santulli e D’Angelo la strategia sarebbe chiara: «Rinviare la realizzazione perché i fondi della pista di atletica vengono utilizzati come anticipazioni di cassa, come tutti i fondi vincolati, che non sono stati ricostituiti al 31 dicembre scorso». E, pertanto, chiedono: «Quanto tempo ancora si vuole perdere per far valutare un poco di immondizia, tenuto conto che successivamente si dovrà bandire anche una gara per la bonifica? Quanti anni ancora intendete tenere questa questione aperta senza risolverla?».

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