Elisabetta Belloni è stata nominata dal premier Mario Draghi alla guida dei Servizi segreti italiani. La diplomatica di carriera è la prima donna a capo del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza della presidenza del Consiglio dei ministri. Ed è soltanto l’ultima delle “prime volte” di Belloni, che ha assunto nella sua carriera ruoli che mai prima erano stati affidati a una donna, dall’Unità di crisi a segretario generale della Farnesina. – continua sotto –
L’ambasciatore Belloni prende il posto del prefetto Gennaro Vecchione, che era stato nominato dall’ex premier Giuseppe Conte. Il nome della Belloni è noto al grande pubblico dagli anni 2000 quando tra il 2004 e il 2008 è stata alla direzione dell’Unità di crisi della Farnesina e si è occupa delle operazioni che riguardando gli italiani in ostaggio, feriti o uccisi in catastrofi naturali o attentati. – continua sotto –
Tra i casi più celebri, le trattative per la liberazione del giornalista di La Repubblica Daniele Mastrogiacomo, rapito nel 2007 in Afghanistan. Belloni coordinò le prime ricerche degli italiani dispersi in occasione dello tsunami del 2004 in Thailandia. E’ nata l’1 settembre del 1958 a Roma, è laureata in Scienze politiche all’Università Luiss, lavora al ministero degli Esteri dal 1985 con un passaggio alle rappresentanze italiane presso organizzazioni internazionali a Vienna e l’ambasciata di Bratislava. – continua sotto –
Ha occupato diversi ruoli alla Farnesina: dal 2016 è stata nominata segretario generale del ministero degli Esteri, il più alto incarico riservato a un diplomatico di carriera ed è stata la prima donna in questo posto, come fu la prima a capo dell’Unità di crisi. Nel 2018 il suo nome era circolato per la guida come premier di un governo tecnico.